Roma, 24 feb. (Adnkronos) – "La prima lettura del voto tedesco è che anche qui come altrove, boom della destra estrema. Una destra targata Afd: autoritaria, orbanista e musk-trumpiana. Spostamento generale a destra degli equilibri politici e mazzata per i socialdemocratici, scesi al minimo storico e percepiti come gravemente insufficienti nell'azione di governo contro crisi industriale e sociale e sul tema della sicurezza e dell'immigrazione". Lo dichiara il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali.
"Seconda lettura – aggiunge – comunque otto tedeschi su dieci, con un'affluenza al voto altissima, hanno ribadito di considerare l'antifascismo una cosa seria; hanno detto no a salti nel buio di stampo illiberale e antidemocratico; non hanno consentito all'Afd di salire ai livelli di altri partiti dell'ultradestro gruppo europeo dei "Patrioti" come la Fpo in Austria (29%), la Le Pen in Francia (33%), Ano in Rep. Ceca (27%), Wilders nei Paesi Bassi (24%); hanno aperto la via alla formazione di un governo di coalizione che sebbene eterogeno saprà difendere l'Europa e l'europeismo contro i suoi detrattori e nemici. In questa senso la "Decima Musk" (copyright Cerasa) è stata contenuta al di là del cordone sanitario. Ed è un bene".
"Terza lettura, da esaminare con attenzione – conclude Parrini – ancora una volta ha operato la legge del pendolo dello scontento. Come è avvenuto in altri Paesi, chi ha fatto parte del governo uscente perde male le elezioni, e chi viene dall'opposizione vince e cresce (molto l'opposizione radicale, meno l'opposizione moderata). Una cosa è sicura: in questo tempo anomalo e pericoloso della storia internazionale, contro le minacce illiberali i partiti democratici e europeisti devono saper fare fronte comune".