Gerardina Trovato, dopo un periodo di difficoltà, ha recentemente ripreso a esibirsi dal vivo in diverse occasioni in tutto il sud Italia, dopo anni di silenzio pubblico. L’artista, noto per il brano “Ma Non Ho Più la Mia Città”, ha anche concesso alcune interviste, in cui ha menzionato persone come Renato Zero che l’hanno sostenuta, e ha parlato degli artisti che non hanno ottenuto il riconoscimento che meritavano.
In una recente apparizione televisiva con Silvia Toffanin, Gerardina ha esposto i dettagli di come alcuni farmaci le hanno creato problemi seri. Secondo quanto riferito dall’artista, un medico le aveva erroneamente diagnosticato delle patologie che non aveva.
“Sono in buona salute ora,” ha detto Gerardina, “Sono grata di aver avuto il coraggio di tornare sul palco. Desideravo fortemente farlo, ma ciò che era successo era stato troppo pesante e inaspettato. Sono grata per l’immensa quantità di affetto ricevuta in quel periodo, con milioni di giovani su TikTok che mi hanno manifestato il loro supporto. Dopo Sanremo, ho sperimentato periodi di ansia. Subito, i medici hanno supposto che fosse dipeso dall’uso di sostanze. Così, hanno iniziato a prescrivermi un sacco di farmaci senza sapere esattamente cosa avessi. Tanti artisti sono bipolari, io invece no! Quel medico parlava di disturbi bipolari che io non ho mai avuto. Tuttavia, ho preso quei farmaci.
Un mattino ho cercato di alzarmi dal letto, ma non potevo. Sono caduta e sono rimasta a terra con la schiena in frantumi e ho iniziato a chiedere aiuto. La mia domestica mi ha soccorsa e sono rimasta paralizzata per otto mesi”.
Così Gerardina Trovato descrive il suo periodo difficile.
“Pur sostenendo che ero affetta da depressione, il medico persisteva nel prescrivermi medicine. Tuttavia, una grave acidosi epatica mi ha costretto a ricorrere immediatamente all’ospedale tramite ambulanza. Un psichiatra accorto, ha rilevato la mia prescrizione medica, comprendendo che non soffrivo di alcuna patologia. Eventualmente, il mio medico ha riconosciuto l’errore, dicendo ‘mi rincresce, ho commesso un errore’. Non ho mai voluto avviare azioni legali poiché ho sempre evitato dispute e soglie. Non ne ho parlato ai miei genitori, volevo evitare di preoccuparli poiché abitavo lontano da loro”.