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Georgia, la presidente Zurabishvili: oggi si decide il nostro futuro

Tbilisi, 26 ott. (askanews) – Georgia al voto per il rinnovo del Parlamento: l’elezione di oggi nel piccolo stato del Caucaso è soprattutto una sorta di referendum tra l’avvicinamento all’Europa e le posizioni del governo in carica, decisamente più filo-russe. Dopo la svolta autoritaria del partito al potere Sogno Georgiano, l’opposizione, formata da quattro partiti che si sono uniti per evitare un ritorno nella sfera di influenza di Mosca, la politica estera è stata al centro della campagna elettorale.

Nelle immagini il voto e le dichiarazioni alla stampa della presidente Salome Zourabichvili, capo di Stato con funzioni di garanzia simili a quelle del presidente della Repubblica in Italia: “Questo è un giorno molto importante per tutta la Georgia – ha detto – ho fiducia che questa giornata determinerà il futuro della Georgia, il futuro per il quale sono tornata personalmente in questo Paese 22 anni fa, il futuro per il quale i miei genitori emigrati hanno pregato per tutta la vita e il futuro per il quale tutta la Georgia sta pregando, perché stasera ci sarà una vittoria e questa vittoria sarà quella della Georgia, di tutta la Georgia. Ci saranno persone che avranno vinto, ma nessuno perderà stasera”.

Circa l’80% della popolazione georgiana sostiene un’adesione all’Ue ma dopo l’avvio dei negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, il processo della Georgia si è bloccato e il partito al potere e il suo fondatore, l’oligarca filo-russo Bidzina Ivanishvili, ha assunto posizioni sempre più anti-occidentali, già dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Negli ultimi due anni il governo di Sogno georgiano ha approvaro la “legge sugli agenti stranieri” e una “legge sulla propaganda anti-LGBT”, in linea con posizioni russe sui temi.

I sondaggi suggeriscono che Sogno georgiano otterrà la maggioranza relativa dei voti (34%) ma non è detto che ottenga la maggioranza costituzionale che gli garantirebbe il potere di approvare leggi, compresi gli emendamenti costituzionali, senza aver bisogno del sostegno dell’opposizione.

Secondo le indagini, questo obiettivo potrebbe essere lontano e i quattro partiti di opposizione uniti (53%) potrebbero avere più seggi in Parlamento. I gruppi di opposizione hanno concordato di lasciare che la presidente Salome Zourabichvili nomini il candidato primo ministro: potrebbe essere un governo tecnocratico che ripristinerebbe buoni rapporti con l’Occidente e abrogherebbe le leggi più autoritarie che il Sogno georgiano ha approvato nel periodo precedente la campagna.