Roma, 15 apr. (Adnkronos) – "Proporremo due documenti. Il primo è un'interrogazione parlamentare per chiedere conto al governo degli incontri e dei contatti con il regime georgiano. E insieme stiamo lavorando a una risoluzione che ricalca quella adottata dal Parlamento europeo". Lo ha detto Filippo Sensi, senatore Pd, in una conferenza stampa alla Camera promossa insieme a Lia Quartapelle "per accendere i riflettori sulla situazione politica in Georgia, dove la popolazione civile continua a mobilitarsi contro una legge repressiva e per la difesa del proprio diritto a un futuro europeo", a cui hanno partecipato anche parlamentari di Iv, Più Europa e Azione
Tra questi Ivan Scalfarotto di Iv. "Per me -ha detto- vedere i georgiani combattere con il vessillo dell'Ue, conferma quanto l'Europa sia lo spazio della libertà e dei diritti. Noi diamo queste cose per scontate, altri popoli come quello georgiano vedono nell'Europa un modello a cui aspirare. Nel giorno in cui in Ungheria mettono in Costituzione la discriminazione della comunità Lgbt, la risposta arriva proprio delle piazze di Tiblisi che chiedono libertà sventolando al bandiera dell'Ue". Riccardo Magi di Più Europa ha ringraziato alcuni georgiani presenti alla conferenza stampa: "La vostra presenza nel Parlamento italiano non è solo l'occasione per esprimere il nostro sostegno. Ma è anche un segnale politico forte rispetto a chi vorrebbe nel Parlamento italiano l'ambasciatore russo".
Per Quartapelle "è importante questa conferenza stampa perché noi non abbiamo avuto risposte dal governo italiano, ci sono stati incontri con alcuni ministri georgiani e noi vogliamo sapere quale sia la posizione del governo rispetto a quanto sta accadendo. Meloni è stata muta, come se la Georgia non esistesse. Credo sia responsabilità anche delle opposizioni, svegliare il governo. Pensiamo che questo imbarazzo sottenda un imbarazzo che sta emergendo nella maggioranza anche su altre questioni, dall'Ucraina alla difesa europea. La Georgia è una cartina tornasole per tante cose, è il Paese in cui le interferenze russe sono diventate più pervasive, rischia di diventare una cartina tornasole delle ambiguità del governo". Marco Lombardo di Azione sottolinea come la politica estera europea sia "politica interna e quando parliamo di un Paese candidato dell'Ue, stiamo parlando una cosa che riguarda la politica interna. Noi non possiamo permettere di avere una posizione ambigua dell'Italia".