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Il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni si è espresso sul Pnrr affermando che esso “è essenziale, perché la scadenza del 2026 è fissa”. Gentiloni ha inoltre aggiunto che sia “fondamentale” che gli Stati membri “mantengano lo slancio e accelerino dove è necessario”.
Gentiloni sui Paesi UE
Gentiloni ha precisato come i Paesi UE “ci dicono inoltre che l’attuazione dei Pnrr sta mettendo a dura prova la loro capacità amministrativa. Molti apprezzerebbero un’attuazione più semplice e flessibile. Stiamo cercando modi per affrontare queste sfide senza riaprire il quadro giuridico”.
L’ex premier sugli stakeholder
Gentiloni è andato avanti così: “Sappiamo anche che gli stakeholder vorrebbero essere più coinvolti nell’attuazione dei piani” e “vorrei esortare i Paesi a tenerlo presente quando elaboreranno i loro piani” di bilancio “nella seconda metà dell’anno”.
Giorgetti invita a una riflessione
Lunedì 8 aprile il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha auspicato nel corso di un suo intervento a Trieste “una riflessione” sui tempi del Pnrr. Secondo Giorgetti, la scadenza del Pnrr prevista per il 2026, così come riportato dai media, è un “un giusto sprone a fare velocemente”. Ma a suo dire sarebbe meglio “fare bene”.
Valdis Dombrovskis: “Diversi stati membri dovranno recuperare i ritardi”
Il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, riferendosi sempre al Pnrr, ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate da Ansa: “Diversi Stati membri dovranno recuperare i ritardi. Mentre il tempo passa, dobbiamo andare avanti con l’attuazione per garantire che tutte le riforme e gli investimenti siano adeguatamente attuati entro la data limite”.