“Genaua” nell’età del ferro significava <<bocca>>, la foce del Bisagno.
Secondo le recenti scoperte di Filippo Maria Gambari soprintendente ai Beni Archeologici della Liguria, Genova sarebbe nata sulla sponda destra del Bisagno. Lo dimostrano il villaggio dell’antica età del Bronzo scoperto in piazza Brignole, la palafitta del 5000 a.C. in piazza della Vittoria e la necropoli etrusca della prima età del ferro nei pressi dell’Acquasola. Inoltre i recenti studi sulla lingua celtico-ligure ci permettono di collegare a Genaua, bocca, il nome antico della città.
Domani alle 17 presso il Museo di Archeologia Ligure a Pegli alle 17, Gambari terrà una conferenza dal titolo Le bocche della terra. I dati dell’archeologia e il nome di Genova, in cui si sottolineerà come la recente scoperta del significato del nome di Genova si ricolleghi ad una peculiare visione del mondo antico, che vedeva la Terra come un organismo circondato dalle acque, di cui i fiumi erano le bocche.
Da qui il termine foce, “Fauces” che significa proprio bocca, così come Ostia alla foce del Tevere, derivato da “os” latino e tantissimi altri toponimi dispersi per l’Europa.