La Corte d’assise di Genova ha condannato a sette anni di carcere Yaseen Tahir e Alì Moshin, i principali imputati della presunta cellula terroristica pakistana con base in Italia.
La condanna
Il pm aveva chiesto 8 anni e 6 mesi di reclusione per Tahir, contestandogli l’aggravante di essere il promotore dell’organizzazione, ma su questo punto la richiesta non è stata accolta. Altri sette membri della cellula sono stati condannati a 4 anni e mezzo a ottobre, e per loro a maggio si terrà il processo d’appello. Il reato contestato a tutti è quello di associazione per delinquere con la finalità di terrorismo internazionale.
La cellula terroristica
La banda, chiamata “Gabar” è stata sgominata dalla Digos. Il gruppo, secondo quanto ricostruito, aveva una delle basi principali a Genova, nel quartiere di San Benigno e si stava organizzando per trovare sede e armi. Il capo della cellula italiana, con lo status di rifugiato politico dal 2015, era stato arrestato in Francia nel febbraio 2022 perché trovato mentre girava per strada con un coltello. Dopo due mesi era tornato a Chiavari da dove poi era partito per l’Emilia Romagna.
Un paio di mesi prima dell’attentato a Charlie Hebdo alcuni membri della cellula si erano fatti una foto con l’attentatore davanti alla Tour Eiffel scrivendo: “Abbiate un po’ di pazienza… ci vediamo sui campi di battaglia”.