La situazione a Gaza sembra sull’orlo di peggiorare, soprattutto per quanto riguarda le fasce più povere e indifese della popolazione. A lanciare l’allarme è stato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il numero uno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha allertato sul suo profilo di X che a nord di Gaza molti bambini stanno morendo di fame per il blocco degli aiuti imposto da Israele.
Registrati già i primi decessi
Lo scenario riportato da Tedros Adhanom Ghebreyesus è già critico perché dopo un’ispezione portata a termine da alcuni funzionari dell’OMS in due ospedali, quelli di Al-Awda e Kamal, è stato confermato il decesso di almeno una decina di bambini a causa della malnutrizione. I numeri del Ministero della Salute della Striscia di Gaza sono ancora meno incoraggianti e parlano di almeno sedici minori che hanno perso la vita per la mancanza di cibo.
Bisogna poi sottolineare che tali numeri riguardano solo la zona nord di Gaza e non prendono in considerazione il sud, ciò significa che le cifre sono in realtà maggiori. Ma è la situazione generale a non essere ottimale, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha infatti denunciato che ci sono altre difficoltà, come carenza di carburante, difficoltà per ottenere forniture mediche ed ospedali distrutti.
L’avvertimento dell’ONU
Qualche tempo fa sulla questione era intervenuta anche l’ONU sottolineando come, vista la situazione, una carestia a Gaza era diventata ormai quasi inevitabile. Secondo un alto funzionario delle Nazioni Unite sarebbero almeno 576mila le persone in tutta la striscia a dover fare i conti con la fame, parliamo di un quarto della popolazione totale.
Stando ai numeri dell’ONU, almeno un bambino su sei sotto i due anni e che vive nella zona nord di Gaza soffrirebbe di grave malnutrizione. Un dato che è stato anche avallato dal direttore regionale dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia.