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Raid aereo israeliano distrugge ospedale a Gaza, danneggiato il pronto soccorso: "Crimine orribile"

Guerra Gaza Israele

Attacco israeliano all'ospedale Al-Ahli, nel nord di Gaza City. Hamas ha diffuso un comunicato con gli aggiornamenti.

Nella notte, un attacco aereo di Israele ha colpito l’ospedale Al-Ahli, conosciuto anche come Ospedale Battista, situato nel nord di Gaza City. L’incursione ha causato gravi danni alla struttura, fondamentale per l’assistenza sanitaria del Paese. Il governo di Hamas ha rilasciato un comunicato per aggiornare la situazione, sottolineando l’impatto dell’ennesimo bombardamento in un contesto già segnato da intense tensioni e sofferenze.

Il nuovo appello alla comunità internazionale

L’attacco aereo israeliano rientra in un contesto di collasso del sistema sanitario di Gaza, che da settimane affronta una drammatica scarsità di medicinali e attrezzature, a causa dei bombardamenti che hanno avuto inizio il 7 ottobre 2023. L’ospedale Al-Ahli, che fornisce assistenza a oltre un milione di palestinesi nei governatorati di Gaza e Gaza Nord, è una delle strutture vitali per la popolazione, e la sua distruzione rappresenta un grave colpo per una comunità già in sofferenza per la mancanza di servizi sanitari essenziali.

Il governo di Hamas ha condannato fermamente l’attacco definendolo “un crimine atroce“, accusando Israele di portare avanti una strategia sistematica di annientamento del sistema sanitario di Gaza. Inoltre, ha dichiarato che l’attacco agli ospedali costituisce una violazione diretta delle leggi internazionali e umanitarie, esortando le Nazioni Unite, la comunità internazionale e i Paesi arabi e islamici a intervenire con urgenza per fermare queste azioni e garantire che i responsabili siano puniti.

Guerra Gaza, Israele bombarda un ospedale: “Un altro crimine orribile”

Le forze israeliane hanno colpito l’ospedale arabo Al-Ahli di Gaza City con un bombardamento aereo, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Due attacchi aerei hanno devastato il pronto soccorso, l’ingresso principale e la zona che ospita i serbatoi di ossigeno per i pazienti in terapia intensiva. Medici e infermieri sono stati costretti a evacuare centinaia di pazienti.

“Una violazione di tutte le carte internazionali e delle Convenzioni di Ginevra, che vietano di colpire le strutture mediche”, denunciano da Gaza.

L’esercito israeliano ha, invece, dichiarato di aver adottato misure per ridurre al minimo i danni ai civili e alla struttura ospedaliera, affermando che l’ospedale, secondo le loro informazioni, era già fuori servizio. Prima dell’attacco, sarebbe stata emessa un’allerta per avvisare della possibile incursione, e sono state impiegate “munizioni di precisione” insieme a sorveglianza aerea per monitorare l’area.

Il complesso era usato dai terroristi per pianificare e eseguire attacchi terroristici contro le forze dell’Idf e i cittadini dello Stato di Israele”, sottolinea la nota delle forze israeliane. Tuttavia, il gruppo respinge fermamente l’accusa.

Il Ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha dichiarato che 11 persone sono morte e 111 sono rimaste ferite negli ultimi attacchi israeliani sulla Striscia. Secondo un comunicato diffuso su Telegram, il bilancio totale delle vittime dall’inizio del conflitto è ora di almeno 50.944 morti e 116.156 feriti.