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Una delegazione di Hamas si è recata in Egitto per continuare i colloqui per il raggiungimento di una tregua nel conflitto con Israele.
Continuano i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza
I media arabi hanno fatto sapere che il gruppo palestinese sembra intenzionato ad accettare la proposta di pace sostenuta da Egitto e Stati Uniti. In particolare, la prima parte dell’accordo che prevede il rilascio di alcuni ostaggi israeliani nell’arco di 40 giorni. Osama Hamdan, alto rappresentante di Hamas, ha dichiarato che ci sono stati “alcuni passi avanti“. “Penso che i mediatori, i nostri fratelli in Egitto e Qatar, stiano facendo un buon lavoro. Per questo speriamo ancora di raggiungere l’obiettivo principale, un cessate il fuoco completo e il ritiro da Gaza” ha aggiunto, come riportato da Al Jazeera.
Il nodo Rafah
L’emittente Al-Qahera News, legata ai servizi segreti egiziani, ha reso noto che “i mediatori egiziani hanno raggiunto una formula concordata sulla maggior parte dei punti controversi“. Il portavoce di Hamas aveva precedentemente affermato che uno dei nodi chiave delle trattative riguardava il destino della città meridionale di Rafah. “Sfortunatamente, c’è stata una chiara dichiarazione di Netanyahu che ha detto che, indipendentemente da ciò che potrebbe accadere, se ci fosse o meno un cessate il fuoco, continuerà l’attacco” ha spiegato Hamdan ad Al Jazeera, precisando “Questo significa che non ci sarà un cessate il fuoco e che l’attacco continuerà, il che è contrario a ciò di cui stiamo discutendo“.
Usa chiedono espulsione di Hamas dal Qatar
Nel contesto dei negoziati, il Qatar si è detto disponibile ad accogliere la richiesta avanzata da Washington di espellere la leadership del gruppo terroristico, tra cui Ismail Haniyeh, da Doha, secondo quanto riportato dal Times of Israel. Il Washinton Post ha scritto che la richiesta è stata presentata il mese scorso dal Segretario di Stato Usa Antony Blinken.