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L’esercito di Tel Aviv ha recuperato i corpi di tre ostaggi, che sarebbero morti durante l’incursione del 7 ottobre. A renderlo noto le Forze di Difesa Israeliane (IDF).
Ritrovati i corpi di tre ostaggi israeliani
I corpi sono quelli di Shani Louk, Amit Buskila e Itzhak Gelerenter. I media locali hanno riferito che sono stati trovati in uno dei tunnel di Hamas. Il portavoce militare, Daniel Hagari, ha dichiarato durante una conferenza stampa che tutti e tre sono stati uccisi mentre fuggivano dal festival musicale Nova, nel sud di Israele. Solo successivamente i loro corpi sono stati portati nell’enclave. In quell’occasione sono morte oltre 360 persone. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito la notizia “straziante“, aggiungendo “restituiremo tutti i nostri ostaggi, sia quelli vivi che quelli deceduti“.
L’appello delle famiglie degli ostaggi
L’esercito ha spiegato che le salme sono state recuperate durante un’operazione notturna congiunta con lo Shin Bet, sulla base di informazioni raccolte da “interrogatori di terroristi” che erano stati detenuti a Gaza. Il Forum delle famiglie degli ostaggi, un gruppo che riunisce i parenti delle persone ancora in mano al gruppo terroristico, ha affermato di “chinare il capo con profondo dolore e con il cuore spezzato in seguito all’annuncio dell’uccisione di Shani Louk, Itzik Gelernter e Amit Buskila, che la loro memoria sia una benedizione, da parte dei terroristi di Hamas“.
Continua l’offensiva su Rafah
Il ministro della Difesa israeliano ha assicurato che l’esercito invierà altre truppe a Rafah, città che Israele ritiene l’ultima roccaforte di Hamas. La decisione entra in contrasto con gli avvertimenti degli Stati Uniti, secondo cui qualsiasi operazione sarebbe catastrofica per i civili. Da oltre una settimana, ai due principali valichi di frontiera nel sud della Striscia non entra cibo. Secondo le Nazioni Unite, circa 1,1 milioni di palestinesi sono sull’orlo della fame.