> > Ordinato l'esodo da Gaza City, Hamas: "Non ve ne andate"

Ordinato l'esodo da Gaza City, Hamas: "Non ve ne andate"

Gaza

Civili in marcia su Gaza per paura di un attacco via terra: Hamas invita a rimanere in casa e a "resistere a questa disgustosa guerra psicologica condotta dall'occupazione"

È partito l’esodo dei palestinesi da Gaza City dopo l’ordine di evacuazione emanato dalle autorità israeliane. «Tutti i civili di Gaza City sono chiamati a evacuare dalle loro case a sud per la loro sicurezza e protezione e a spostarsi nell’area a sud di Wadi Gaza», si legge in una nota militare. Non ha tardato ad arrivare il contrordine dall’altra parte: il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza ha invitato la popolazione situata a nord della Striscia a restare in casa, inquadrando l’annuncio di Israele in un mero schema di propaganda.

Oltre un milione di palestinesi chiamati a evacuare

Ricevuto l’ordine, migliaia di persone hanno immediatamente lasciato le loro abitazioni per dirigersi verso il sud della Striscia di Gaza. Su queste Hamas ha tentato un blocco di massa. A riferirlo sono i testimoni citati dall’agenzia Dpa, che confermano l’ordine da parte dell’organizzazione islamista palestinese di ritornare verso il nord dell’enclave palestinese. Nel frattempo, dopo che Israele ha ordinato a 1,1 milioni di palestinesi residenti nel nord della Striscia di Gaza di trasferirsi nel sud dell’enclave entro ventiquattro ore, l’Onu ha chiesto una revoca dell’ultimatum per motivi umanitari.

Sfollati aumentati del 25% in ventiquattro ore

Le famiglie lasciano le proprie abitazioni per incamminarsi su una strada lunga non meno di dieci chilometri. Sono tante le persone che lo fanno a piedi, un figlio a una mano e un bagaglio all’altra (per chi ce l’ha). Molti anche i medici e i pazienti che, stando a quanto riferito da una fonte dell’ospedale al-Quds, resteranno nella zona di pericolo, nonostante l’assenza di ambulanze e di adeguata assistenza per i malati più gravi. «Gli sfollati interni sono oltre 423.000 e si segnala un aumento del 25% in ventiquattro ore», riferisce l’Ocha (Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari). Di essi circa due terzi sono stati accolti all’interno delle strutture scolastiche gestite dall’Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi).

L’Onu segue il flusso del bisogno

Alla notizia dell’appello israeliano a lasciare Gaza City e l’intero nord della enclave palestinese, l’Unrwa ha fatto sapere di aver spostato il suo centro operativo centrale e il team internazionale a sud.