Gaza, l'appello di Mattarella: "Evitare operazioni militari a Rafah"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato le potenze coinvolte nel conflitto a Gaza ad evitare un attacco su Rafah

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ribadendo la necessità di evitare un’escalation nel conflitto tra Israele e Hamas.

Mattarella: “Evitare operazioni militari a Rafah”

Va, inoltre, evitato un ulteriore aggravamento della situazione” ha dichiarato il capo dello Stato, aggiungendo “Mi unisco all’appello del Segretario Generale Guterres affinché siano evitate operazioni militari a Rafah per la drammaticità delle conseguenze che potrebbero avere sui civili palestinesi”. Mattarella ha sottolineato anche la necessità di avviare “un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile: una soluzione che passa necessariamente dall’obiettivo condiviso del pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, con il definitivo riconoscimento di Israele e della sua sicurezza da parte degli Stati della regione“.

Gutierres: “Un incubo umanitario”

Antonio Guterres si è schierato oggi con forza contro il progetto di invasione di Rafah, che sembra essere imminente. “L’assalto su larga scala a Rafah sarebbe una catastrofe umana” ha affermato il Segretario generale delle Nazioni Unite. Cresce anche il timore che le scorte di aiuti umanitari si stiano rapidamente esaurendo in tutta la Striscia e che le riserve di carburante possano terminare prima della fine della settimana.

La chiusura dei valichi di Rafah e Karem Shalom è particolarmente dannosa per una situazione umanitaria già disastrosa” ha aggiunto Guterres durante un incontro con la stampa all’Onu “Devono essere riaperti immediatamente“.

La posizione di Israele

Tel Aviv ha promesso che continuerà la sua operazione a Rafah fino a quando i combattenti di Hamas non saranno distrutti, ha spiegato il ministro della Difesa Yoav Gallant. Israele si è detto disposto a “scendere a compromessi” per riportare a casa gli ostaggi ancora in mano ai terroristi.

Tuttavia “se questa opzione viene eliminata” ha continuato Gallant, citato dal Times of Israel “continueremo e approfondiremo l’operazione. Questo avverrà in tutta la Striscia: nel sud, nel centro e nel nord. Hamas capisce solo la forza, quindi intensificheremo la nostra azione e la pressione militare ci porterà a schiacciare l’organizzazione di Hamas“.