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Gaia Tortora contro Pomeriggio 5: "Quello che è successo è gravissimo"

Gaia Tortora Pomeriggio 5

Gaia Tortora contro Pomeriggio 5 per la confessione di Carbone: un fatto "gravissimo".

Gaia Tortora, conduttrice tv e vicedirettrice del Tg La7, si è scagliata contro Pomeriggio 5 per aver mandato in onda la confessione di Lorenzo Carbone. La giornalista non è stata l’unica ad aver trovato agghiacciante il comportamento dei colleghi Mediaset.

Gaia Tortora contro Pomeriggio 5 per il caso Carbone

Nel corso dell’ultima puntata di Pomeriggio 5 è andata in onda una confessione del tutto inaspettata. Lorenzo Carbone, intercettato dai giornalisti di Myrta Merlino, ha ammesso di aver ucciso sua madre. L’uomo era ricercato dalle forze dell’ordine, ma l’inviato del programma Mediaset ha avuto la fortuna di incontrarlo casualmente sotto casa della vittima. Gaia Tortora, conduttrice tv e vicedirettrice del Tg La7, non ha gradito quanto mandato in scena dal Biscione.

Le parole di Gaia Tortora

Via X, Gaia Tortora ha dichiarato:

“Quello che è accaduto oggi a Pomeriggio 5 è gravissimo. Non è questo il nostro mestiere. Stracciato il codice deontologico stiamo toccando il fondo“.

Successivamente, la vicedirettrice del Tg La7 ha condiviso un post di Ermes Antonucci, giornalista del Foglio, che condanna anche lui quanto accaduto a Pomeriggio 5: “Ma veramente nella nostra categoria è ormai passata la regola che tutto possa essere scritto e trasmesso, senza che nessuno si ponga mai un problema non dico deontologico (figuriamoci), ma persino umano? Il circo mediatico ha toccato un suo nuovo punto più basso”.

Non solo Pomeriggio 5, Tortora boccia anche Quarto Grado

Gaia Tortora non ha bocciato solo Pomeriggio 5, ma anche Quarto Grado, colpevole di aver mandato in onda l’interrogatorio di Filippo Turetta. La vicedirettrice di La7 ha dichiarato:

“Lo so, i giornalisti fanno il loro mestiere e l’interrogatorio di Turetta fa gola e share. Ma non mi piace. Chi dovrà giudicarlo lo farà. In altri Paesi questo non sarebbe possibile. Per fortuna. Noi siamo ancora a questo“.