Roma, 2 feb (Adnkronos) – La premier Giorgia Meloni sarà a Tokyo dal 4 al 6 febbraio in un viaggio che prevede un bilaterale con il primo ministro Fumio Kishida (in agenda lunedì pomeriggio) per segnare il passaggio di consegne alla guida del G7. Prima del bilaterale la presidente del Consiglio ha in programma un incontro con i vertici di alcune fra le più importanti aziende giapponesi, con l’obiettivo di promuovere collaborazioni industriali e attrarre investimenti in Italia. Lo scopo è quello di rafforzare la cooperazione in ambito economico e industriale.
Per Meloni si tratta del quarto incontro con il primo ministro giapponese dopo i colloqui dello scorso anno a Roma (10 gennaio), Hiroshima (18 maggio) e Dubai (2 dicembre). Il faccia a faccia di Tokyo sarà quindi l’occasione per condividere le priorità della presidenza italiana e assicurare continuità sui principali temi in agenda della presidenza giapponese: pace e stabilità nell’Indo-Pacifico, intelligenza artificiale, rapporti con le nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti.
I due leader affronteranno l’articolata agenda bilaterale fra Italia e Giappone, fra cui la cooperazione in ambito politico, economico-commerciale, culturale e di sicurezza. Non solo, ci sono anche i temi dell’agenda internazionale che verranno affrontati durante il colloquio: la situazione nella macro-regione dell’Indo-Pacifico, la crisi a Gaza, la situazione nel Mar Rosso, l’Afghanistan e la situazione in Ucraina. L’incontro tra Meloni e Kishida prevede un colloquio iniziale sui temi dell’agenda bilaterale e del G7, dichiarazioni congiunte alle stampa e una cena di lavoro sui temi di politica estera.
(Adnkronos) – La 'staffetta' alla guida del G7 resta il momento chiave della 'missione' giapponese della Meloni. Alcune tematiche del vertice dei leader mondiali sono in perfetta continuità tra Tokyo e Roma. Tra queste, l'impegno già annunciato dalla premier sul fronte dell'Intelligenza artificiale, al centro del G7 a guida Italia.
Il Giappone – come è già emerso in più occasioni – guarda infatti con grande attenzione alle iniziative promosse dall’Italia (in linea con il Vertice di Hiroshima) a partire dalla volontà di dare seguito al processo di Hiroshima sull’intelligenza artificiale generativa, approfondendo la questione dei principi guida e del codice di condotta per le imprese che sviluppano questa tecnologia. Entrambi i Paesi condividono l’importanza di porre le questioni etiche al centro del dibattito sull’IA.
Altra priorità condivisa è la stabilità dell’Indo-Pacifico. L’incontro con Kishida rappresenta per l’Italia l’occasione per rimarcare il ruolo cruciale del Giappone per il mantenimento della stabilità nell’Indo-Pacifico e l’accresciuta attenzione anche di Roma verso questa regione. I rapporti tra Italia e Giappone sono segnati dalla solida presenza imprenditoriale tricolore nel Paese del sol levante (oltre 160 aziende) in settori tradizionali (agro-industria, tessile, abbigliamento e gioielleria) e ad alto contenuto tecnologico (chimica, farmaceutica, macchinari, automotive, trasporti ferroviari, impianti per energia verde e acciaio).
(Adnkronos) – L’Italia ha un forte interesse nello sviluppo di collaborazioni industriali in settori come la microelettronica (le aziende giapponesi sono fra i leader mondiali nella filiera dei semiconduttori), l’intelligenza artificiale, la transizione energetica, l’aerospazio, la biomedicina e la robotica. Il Giappone ha in Italia 430 imprese, che occupano circa 50 mila dipendenti.
I rapporti tra i due Paesi sono sostenuti anche dall’Italy-Japan Business Group (IJBG), che ha in programma quest'anno in Italia la sua Assemblea dopo quella di Tokyo dello scorso novembre. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il suo omologo giapponese per hanno firmato una intesa per promuovere sinergie industriali e investimenti nelle nuove tecnologie.