Nella bozza finale delle conclusioni del prossimo G7 che si terrà a Borgo Egnazia, è emerso che il riferimento all’accesso all’aborto sicuro è stato eliminato, secondo quanto riferito da fonti europee qualificate.
G7 in Puglia, Meloni: il diritto all’aborto escluso dalla bozza finale
Originariamente inserito durante il G7 di Hiroshima, questo punto aveva visto il sostegno esplicito di Francia e Canada, i quali avevano proposto di rafforzare il documento con l’impegno per la completa garanzia di salute e diritti sessuali riproduttivi, inclusa la protezione dell’accesso all’aborto sicuro e legale, nonché alle cure post-aborto.
Tuttavia, su iniziativa del governo italiano, guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ogni menzione specifica al diritto all’aborto è stata eliminata dalla bozza finale. Questa decisione ha suscitato forti critiche da parte delle altre delegazioni, soprattutto quella francese, che ha manifestato disappunto per l’eliminazione di un tema ritenuto cruciale per la salute e i diritti delle donne.
G7 in Puglia, il blitz di Meloni: il diritto all’aborto sparisce dalla bozza finale
La presidenza italiana del G7 ha respinto le voci che suggerivano che un qualsiasi Stato avesse richiesto l’esclusione del riferimento all’aborto dalle conclusioni del vertice, precisando che il contenuto finale del documento sarà il risultato di un negoziato tra tutti i membri del G7. Le dinamiche negoziali sono ancora in corso e si prevede che il testo finale rifletterà un compromesso tra le diverse posizioni emerse durante il summit.