Milano, 19 mar. (Adnkronos) – Enrico Pazzali, presidente autosospeso della Fondazione Fiera Milano tra gli indagati dell'inchiesta sul presunto dossieraggio che riguarda la società Equalize, non ha mai chiesto informazioni sul presidente del Senato Ignazio La Russa, né ha fatto attività di dossieraggio di alcun genere. Lo mette per iscritto, in una memoria, la difesa di Pazzali rappresentata dagli avvocati Federico Cecconi e Natascia Forconi.
In merito alle presunte richieste di accesso allo Sdi (banca dati delle forze dell'ordine, ndr) "avanzate da parte di Pazzali a Gallo su La Russa", si legge che "non è mai seguito alcun accesso abusivo e non certamente per merito dell’ex poliziotto (Gallo, ndr) che ha avuto financo il coraggio di affermare di aver ammonito in tal senso Pazzali, che, pacificamente non sapendo che Gallo e Calamucci (l'hacker anche lui tra gli indagati ndr) effettuavano gli accessi allo Sdi non lo ha mai richiesto" scrivono i difensori.
Di più. In riferimento ai passaggi degli interrogatori da cui emerge "che Pazzali richiedeva anche, del caso e in ipotesi, numerosi report reputazionali per interessi personali", i legali obiettano che "non sapendo – come dimostrano gli atti – degli accessi allo Sdi è circostanza del tutto irrilevante penalmente – come lo sono, del resto, le personali motivazioni delle richieste del predetto indagato, e si rammentino altresì, a tal riguardo, tutte le conversazioni intercettate dalle quali emerge che anche Pazzali fosse vittima, egli stesso, delle attività di camuffamento dei report".