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Un fenomeno in espansione
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un preoccupante aumento dei furti con esplosivo, un metodo che sta rapidamente guadagnando popolarità tra i criminali. Questi attacchi mirano principalmente a banche e uffici postali, dove i ladri utilizzano ordigni artigianali per forzare le casseforti e accedere ai dispositivi di prelievo automatico. La tecnica, che combina ingegno e violenza, ha portato a un incremento significativo delle rapine, suscitando allerta tra le forze dell’ordine e la popolazione.
La tecnica della “marmotta”
Una delle modalità più utilizzate dai ladri è l’impiego della cosiddetta “marmotta”, un attrezzo in metallo progettato per contenere fino a 500 grammi di polvere da sparo. Questo strumento viene inserito nella bocchetta del bancomat o della cassa, dove viene attivato tramite una miccia. L’esplosione consente ai malviventi di accedere rapidamente al denaro, riducendo al minimo il tempo di esposizione al rischio di essere catturati. La scelta di utilizzare esplosivi artigianali non solo aumenta l’efficacia del colpo, ma rappresenta anche un grave pericolo per la sicurezza pubblica.
Le rapine con esplosivo non solo mettono a rischio la vita dei dipendenti e dei clienti delle banche, ma creano anche un clima di paura nelle comunità. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli e le indagini per contrastare questo fenomeno, ma la rapidità con cui i ladri si adattano alle misure di sicurezza rende la situazione complessa. Le leggi italiane prevedono pene severe per chi utilizza esplosivi durante la commissione di reati, ma la deterrenza sembra non essere sufficiente a fermare questa ondata di criminalità. È fondamentale che la società civile e le istituzioni collaborino per affrontare questa emergenza e garantire la sicurezza dei cittadini.