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Tragedia sulla funivia del Monte Faito, riaperta da pochi giorni: indagini sulla manutenzione

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Funivia Monte Faito, riaperta il 10 aprile e coinvolta in un tragico incidente mortale: cresce il sospetto sulla manutenzione. Indagini in corso.

La funivia del Monte Faito, recentemente riaperta il 10 aprile dopo un periodo di fermo, è stata teatro di un tragico incidente mortale che ha scosso la comunità locale. Mentre si cercano risposte sulle cause di questa tragedia, emergono crescenti dubbi sulla qualità e sull’efficacia della manutenzione effettuata prima della riapertura.

Le indagini sono in corso per fare chiarezza su quanto accaduto e per stabilire eventuali responsabilità, in un contesto che solleva interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture turistiche in Italia.

Incidente mortale della funivia sul Monte Faito

Oggi, giovedì 17 aprile 2025, a soli sette giorni dalla riapertura stagionale, la funivia del Monte Faito è stata coinvolta in un drammatico incidente che ha profondamente colpito Castellammare di Stabia e l’intera Campania.

Nonostante le avverse condizioni meteo, con raffiche di vento fino a 70-80 km/h, l’impianto era regolarmente in funzione quando si è verificata la rottura di un cavo portante. L’incidente ha bloccato due cabine con 16 persone a bordo: una è precipitata al suolo causando la morte di quattro passeggeri, mentre l’altra è rimasta sospesa nel vuoto.

Le autorità hanno avviato un’inchiesta per accertare le cause del guasto e individuare eventuali responsabilità. Nel frattempo, l’impianto è stato chiuso in via precauzionale, in attesa di nuove disposizioni.

Incidente funivia Monte Faito, aveva riaperto il 10 aprile: i retroscena sulla manutenzione

“A partire da giovedì 10 aprile 2025, la funivia del Faito riprende il servizio di collegamento tra la stazione Eav di Castellammare di Stabia ed il monte Faito. I viaggiatori potranno godere di un’esperienza rara ammirando un panorama mozzafiato tra mare e monte; un paesaggio da cartolina già apprezzato dai circa 113mila viaggiatori che nel 2024 hanno usufruito dell’esperienza. Tutti i viaggi in cabina sono effettuati con personale altamente specializzato per fornire qualsiasi tipo di supporto agli utenti”, aveva dichiarato l’Eav il 9 aprile scorso.

Oggi, a pochi giorni dalla consueta riapertura stagionale dopo la chiusura invernale, si è consumata una tragedia che ha riaperto interrogativi mai del tutto sopiti sulla sicurezza dell’impianto. A fronte di condizioni meteo avverse, con forti raffiche di vento, un cavo portante si è improvvisamente spezzato, provocando la caduta di una cabina e lasciando un’altra sospesa nel vuoto.

“Il servizio stagionale della funivia consente di poter effettuare ciclicamente le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, come ad esempio la sostituzione della fune di soccorso avvenuta di recente con ditte qualificate”, aveva aggiunto l’Eav nel comunicato stampa in occasione della riapertura.

La domanda che ora tutti si pongono è: cosa non ha funzionato? I controlli di manutenzione sono stati realmente adeguati prima della riapertura? Sono state valutate correttamente le condizioni di sicurezza in presenza del maltempo? Mentre le indagini sono in pieno svolgimento, cresce la pressione sull’Ente Autonomo Volturno e sugli organismi di vigilanza, chiamati a fornire risposte credibili su quanto accaduto e sulle eventuali carenze nel sistema di gestione dell’impianto.