Un momento di grande emozione
La chiesa di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe a Casoria ha ospitato un evento toccante e pieno di commozione: i funerali di Santo Romano, il 19enne tragicamente ucciso nella notte tra il 1° e il 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio. L’atmosfera era carica di dolore e affetto, con un applauso fragoroso che ha accolto l’ingresso della bara bianca, simbolo di una vita spezzata troppo presto. Gli amici e i compagni di squadra di Santo hanno voluto rendere omaggio al giovane calciatore intonando il coro “Santo vive con noi”, un canto che ha risuonato tra le mura della chiesa, portando un messaggio di speranza e di ricordo.
Un tributo al talento sportivo
Sulla bara, un paio di guanti da portiere, il ruolo che Santo ricopriva nella squadra del Micri, hanno rappresentato non solo la sua passione per il calcio, ma anche il sogno di un futuro luminoso che purtroppo non avrà mai modo di realizzarsi. La comunità sportiva si è stretta attorno alla famiglia di Santo, dimostrando quanto fosse amato e rispettato. La cerimonia funebre, officiata da monsignor Francesco Beneduce, vescovo ausiliare di Napoli, ha visto la partecipazione di numerosi amici, familiari e sostenitori, tutti uniti nel dolore per la perdita di un giovane promettente.
La comunità in lutto
La tragedia che ha colpito Santo Romano ha scosso profondamente la comunità di Casoria e oltre. La violenza che ha portato alla sua morte ha sollevato interrogativi e preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla vita dei giovani nella nostra società. Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, ha sottolineato l’importanza di unirsi contro la violenza e di lavorare insieme per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. La cerimonia non è stata solo un momento di addio, ma anche un invito alla riflessione e all’azione, affinché tragedie simili non si ripetano più.