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Un eroe caduto in Ucraina
Massimiliano Galletti, un soccorritore di 59 anni, ha perso la vita dopo essere stato colpito da una granata mentre prestava soccorso in Ucraina. La sua morte, avvenuta dopo un mese di ricovero in ospedale, ha scosso la comunità di San Benedetto del Tronto, dove Galletti era molto conosciuto e rispettato. I funerali si svolgeranno sabato prossimo, o al più tardi lunedì, nella sua città natale, un momento atteso da tutti coloro che lo hanno amato e stimato.
Il lavoro dell’impresa funebre
Gheri Merlonghi, titolare del Centro del funerale, ha spiegato che l’organizzazione del rimpatrio della salma è stata complessa. L’impresa, con sede a Milano, ha già gestito casi simili, incluso il rimpatrio di cittadini ucraini deceduti in Italia. Merlonghi ha ricevuto l’incarico dal sindaco Antonio Spazzafumo e ha lavorato a stretto contatto con la famiglia di Galletti per garantire che il suo corpo tornasse a casa il prima possibile.
“Siamo a buon punto, al 90%”, ha dichiarato Merlonghi, sottolineando l’importanza di riportare a casa un concittadino.
La comunità si unisce nel dolore
La notizia della morte di Galletti ha suscitato una forte reazione nella comunità locale. Molti cittadini si stanno preparando a partecipare ai funerali, un momento di grande significato per onorare il sacrificio di un uomo che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli altri.
La cerimonia rappresenterà non solo un tributo personale, ma anche un simbolo di unità e solidarietà in un momento di crisi internazionale. La famiglia di Galletti ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto e per l’impegno dell’ambasciata italiana nel facilitare il rimpatrio della salma.