Argomenti trattati
Il divieto di fumo all’aperto a Milano
Dal 1° gennaio 2024, Milano si prepara a una svolta significativa nella lotta contro l’inquinamento atmosferico. Con l’entrata in vigore della nuova fase del Regolamento per la Qualità dell’Aria, approvato nel 2020, il fumo sarà vietato in tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto, a meno che non si possa mantenere una distanza di almeno 10 metri da altre persone. Questa misura si inserisce nel Piano Area e Clima del Comune, volto a ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria per tutti i cittadini.
Estensione del divieto e aree interessate
Il divieto, già attivo dal 2021 in specifiche zone come fermate dei mezzi pubblici, parchi, cimiteri e strutture sportive, si estenderà a tutte le aree pubbliche all’aperto. A partire dal 1° gennaio 2025, il divieto si applicherà anche a strade e vie, con l’unica eccezione per le aree isolate dove è possibile rispettare la distanza di sicurezza. È importante notare che il divieto riguarda esclusivamente i prodotti del tabacco, mentre l’uso di sigarette elettroniche rimarrà consentito.
Obiettivi e impatto sulla salute pubblica
L’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi, ha sottolineato che questa iniziativa non è solo una questione di regolamentazione, ma un’azione di sensibilizzazione per promuovere stili di vita più sani. Secondo i dati forniti da Arpa Lombardia, il fumo di sigaretta è responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili, un dato allarmante che giustifica l’urgenza di tali misure. L’assessora ha anche espresso la sua personale volontà di cambiare le proprie abitudini, evidenziando come i comportamenti individuali possano contribuire a un miglioramento collettivo della qualità dell’aria.
Supporto della comunità scientifica
Il provvedimento ha ricevuto un ampio sostegno dalla comunità scientifica, che riconosce l’importanza di affrontare i danni causati dal fumo. L’assessora Grandi ha espresso la speranza che il mondo scientifico continui a supportare queste iniziative, contribuendo a una maggiore consapevolezza sui rischi legati al fumo. La sfida di far rispettare il divieto non sarà semplice, ma l’obiettivo è avviare un cambiamento culturale che possa portare benefici a lungo termine per la salute pubblica e l’ambiente.