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L’acqua radioattiva è fuoriuscita da un dispositivo di trattamento delle riserve idriche contaminate, a riferirlo la la Tokyo Electric Power Co, la più grande compagnia elettrica del Giappone.
Fukushima, perse 5,5 tonnellate di acqua radioattiva
La TEPCO ha aggiunto che l’ambiente esterno alla centrale nucleare Fukushima Daiichi non è stato coinvolto. L’azienda ha stimato che fino a 5,5 tonnellate di acqua contaminata, contenente 22 miliardi di becquerel di sostanze radioattive, siano fuoriuscite dopo che le valvole delle apparecchiature di trattamento dell’acqua sono state lasciate aperte durante i lavori di manutenzione. Al momento tuttavia non sono stati rilevati cambiamenti significativi nei punti di monitoraggio intorno all’impianto.
Lo tsunami del 2011
La centrale nucleare di Fukushima era stata danneggiata da un terremoto di magnitudo 9.0 e dal conseguente tsunami l’11 marzo 2011. In quell’occasione l’impianto aveva subito fusioni del nocciolo che hanno rilasciato radiazioni, causando un incidente nucleare di livello 7, il più alto della scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici. Da allora ha generato un’enorme quantità di acqua, contaminata da sostanze radioattive a causa del raffreddamento del combustibile nucleare negli edifici dei reattori, che ora viene immagazzinata in oltre mille serbatoi della centrale.
L’impatto ambientale
Nell’agosto dello scorso anno, il governo giapponese ha deciso di scaricare le acque reflue di Fukushima nell’Oceano Pacifico, nonostante le numerose e ripetute obiezioni di enti governativi, gruppi ambientalisti, ONG e movimenti antinucleari nel Paese, negli Stati vicini e nella regione del Pacifico. La Cina in particolare aveva espresso la propria contrarietà, temendo il rischio di contaminazione radioattiva. Pechino aveva quindi annunciato il divieto generalizzato su tutti i prodotti acquatici provenienti dallo Stato nipponico. Prima di avviare il piano di smaltimento Tokyo ha atteso però il via libera dall’organo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, il quale ha affermato che l’acqua avrebbe avuto un impatto radiologico “trascurabile” sulle persone e sull’ambiente.