Secondo un rapporto di Legambiente, nel 2023 Frosinone è stata la città italiana che ha sforato più volte il limite dei 50 microgrammi al metro cubo di PM10.
Per la seconda volta in 10 anni Frosinone è risultata più inquinata di città come Roma, Milano, Napoli o Torino.
Le ragioni dell’inquinamento
La conformazione geografica, l’eccessivo utilizzo delle automobili e la scarsità di mezzi pubblici hanno reso la città laziale così inquinata.
Il sindaco Riccardo Mastrangeli, che è anche farmacista, dice che Frosinone è la prima città nel Lazio per vendita di farmaci cortisonici inalatori.
Le possibili soluzioni
Per riportare le polveri sottili nell’aria a livelli non rischiosi per la salute la città sta attuando una serie di interventi. Tra questi l’acquisto di bus elettrici, che saranno pagati con il PNRR, la realizzazione di una rete di parcheggi in cui lasciare l’auto e prendere un mezzo pubblico, e l’invio di tecnici del comune in case e palazzi per controllare ed eventualmente sostituire vecchie caldaie con altre nuove e meno inquinanti.
Inoltre, il sindaco Mastrangeli ha vietato l’uso di camini e stufe a legna nelle case che hanno già altri impianti di riscaldamento e ha proibito ai contadini di bruciare le sterpaglie all’aperto.