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Un caso di frode nell’ospedale Cotugno
Un’inchiesta della Guardia di Finanza di Napoli ha portato alla luce un grave caso di frode legato agli appalti per lavori di ristrutturazione e manutenzione presso l’ospedale Cotugno. Le indagini hanno coinvolto l’ex direttore dell’Ufficio tecnico manutentivo, Vito Parisi, e il suo collaboratore, Espedito Amodio, accusati di aver orchestrato un sistema di appalti fantasma che ha portato a un danno erariale di oltre 3,3 milioni di euro.
Le società coinvolte, che avrebbero dovuto eseguire i lavori, si sono rivelate essere “scatole vuote”, senza alcuna capacità operativa.
Le accuse e le indagini
Le indagini sono scattate a seguito di denunce presentate dalla direzione generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, che ha segnalato anomalie nei pagamenti effettuati per lavori mai eseguiti. I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno quindi avviato accertamenti, scoprendo che i bonifici erano stati indirizzati a società amministrate da persone legate al dirigente ospedaliero.
Questo ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità dei processi di appalto all’interno della struttura sanitaria.
Sequestri e misure cautelari
In seguito alle indagini, sono stati sequestrati beni immobili riconducibili a Vito Parisi, tra cui due immobili situati nella provincia di Mantova. Queste misure cautelari evidenziano la gravità della situazione e la necessità di proteggere il patrimonio pubblico da ulteriori danni. La Procura Regionale per la Campania, guidata dal procuratore Antonio Giuseppone, sta seguendo il caso con attenzione, mentre la comunità locale attende risposte e giustizia per un episodio che ha scosso la fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie.