140 società fantasma, oltre trenta perquisizioni, 85 indagati e disposti sequestri per 350 milioni di euro, è questo il risultato dell’operazione denominata “Fast & Clean” coordinata dalla Procura di Ancona che ha svelato una frode fiscale da capogiro.
I finanzieri hanno scoperto fatture false che ammontavano a ben 1,7 miliardi, le ditte non versavano le imposte e trasferivano il denaro all’estero.
Frode fiscale scovata dall’operazione “Fast & Clean”
Le indagini si erano già mosse l’anno scorso durante l’aprile del 2023 con le prime perquisizioni e sequestri, così è nata l’operazione “Fast & Clean” il cui nome è ispirato alla velocità con la quale le operazioni illecite venivano condotte, metodo che garantiva il riciclaggio di denaro sporco tramite operazioni commerciali mai avvenute.
Ed è così che le indagini hanno portato alla scoperta di ben 140 aziende fantoccio che esistevano solo sulla carta. Queste erano principalmente ubicate in Lombardia o in luoghi particolari oppure in indirizzi che nemmeno esistevano. Società che nel giro di due anni avrebbero emesso fatture false per un totale di 1,7 miliardi di euro.
Le conseguenze delle indagini
Non sono state sottoposte a sequestro preventivo solo le 140 aziende fantasma ma anche circa 350 milioni di euro bloccati su conti correnti bancari, auto di pregio, contanti, beni di pregio e unità immobiliari.
Il tutto è stato accompagnato da 34 decreti di sequestro preventivo a carico delle società che hanno evaso il fisco.
L’operazione si è snodata in tutta Italia nelle province di Milano, Varese, Brescia, Monza, Padova, Ragusa ed in tutto sono 85 le persone indagate per il reato di frode fiscale.