Nel carcere di Arles, nel sud della Francia, una rivolta è scoppiata quando un detenuto ha preso in ostaggio alcuni membri del personale penitenziario. Secondo quanto riportato dall’emittente televisiva BfmTV, l’uomo sarebbe armato con un’arma da taglio.
Francia, rivolta esplode nel carcere di Arles: detenuto sequestra cinque persone
Stando alle prime ricostruzioni, la presa di ostaggi è avvenuta intorno alle 11:30 nell’infermeria del carcere di Arles, durante la routine di trattamento del detenuto. Il ministro della Giustizia, Gérald Darmanin, ha comunicato su X che gli ostaggi sono cinque: un agente penitenziario e quattro operatori sanitari.
“Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse per affrontare la situazione. Sto monitorando gli sviluppi della situazione in tempo reale”, ha aggiunto il ministro.
Il detenuto, che soffrirebbe di disturbi psichiatrici, è attualmente sotto il controllo delle forze dell’ordine, già presenti sul luogo.
“L’operazione è stata attivata dal prefetto di polizia che sta monitorando da vicino la situazione”, aggiungono i media locali.
La crisi del sovraffollamento nelle carceri francesi
Il carcere di Arles, con una capienza di 159 posti e attualmente occupato da 137 detenuti condannati a lunghe pene, è stato in passato al centro di polemiche legate al sovraffollamento. Tuttavia, negli ultimi anni, il tasso di occupazione non ha mai superato l’85%.
A livello nazionale, al 1° dicembre, le carceri francesi ospitavano 80.792 detenuti a fronte di una capacità di 62.404 posti, segnando un nuovo record secondo i dati più recenti del Ministero della Giustizia.
Il problema del sovraffollamento, con un tasso di densità del 129,5%, rappresenta una sfida strutturale ed è tra le principali priorità del ministro dell’Interno, Bruno Retailleau.