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Il presidente Emmanuel Macron ha designato François Bayrou, suo alleato centrista dal 2017, come nuovo primo ministro. La notizia è stata ufficializzata tramite un breve comunicato dell’Eliseo.
Macron sceglie François Bayrou come primo ministro
Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato François Bayrou, politico centrista e presidente del Movimento Democratico, come nuovo primo ministro.
Bayrou è stato incaricato di formare un nuovo governo dopo le dimissioni di Michel Barnier, avvenute il 4 dicembre a seguito della sfiducia votata dall’Assemblea Nazionale. La mozione di sfiducia era stata sostenuta tanto dai deputati del Nuovo Fronte Popolare, un’alleanza di sinistra, quanto da quelli del Rassemblement National, il partito di estrema destra di Marine Le Pen.
Macron sceglie François Bayrou come primo ministro: chi è
François Bayrou, 73 anni, è presidente e fondatore del partito centrista Movimento Democratico ed è uno dei principali alleati del presidente Macron. Nel 2017 ha appoggiato la sua prima candidatura alle presidenziali, guadagnandosi un ruolo significativo nell’alleanza centrista del presidente francese.
Nel corso degli anni ha mantenuto un dialogo con i Repubblicani e i socialisti. Proprio per questa sua capacità di mediazione, Macron avrebbe scelto la sua figura, con l’obiettivo di creare un accordo di non belligeranza con i socialisti e prevenire che questi ultimi appoggino mozioni di sfiducia proposte dalle forze di sinistra.
Dal 2014 è sindaco di Pau. Il 17 maggio 2017, Emmanuel Macron, a cui François Bayrou aveva espresso il suo sostegno, lo ha nominato ministro della Giustizia. Tuttavia, il 21 giugno 2017 Bayrou ha rassegnato le dimissioni a causa di un’inchiesta giudiziaria legata a incarichi di lavoro fittizi per gli eurodeputati del suo partito. Il 5 febbraio 2024 Bayrou è stato scagionato dai tribunali con il beneficio del dubbio nel caso degli assistenti parlamentari MoDem al Parlamento europeo.
Macron sceglie François Bayrou come primo ministro: le prime reazioni politiche
Ancor prima della nomina di Bayrou, il partito di sinistra radicale La France Insoumise aveva annunciato l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia in parlamento, qualora Bayrou fosse stato nominato primo ministro. Se approvata, la mozione farebbe cadere il governo appena formato. D’altro canto, Jordan Bardella, presidente di RN, ha dichiarato che il partito non presenterà una sfiducia a priori, ma cercherà di far cadere l’esecutivo qualora adottasse misure che danneggerebbero i pensionati o tentasse, come aveva fatto Barnier, di ridurre i rimborsi sui farmaci.
Subito dopo la nomina, sono giunti i primi commenti da parte delle figure politiche:
“Un prolungamento del macronismo con François Bayrou può soltanto portare all’impasse”, ha dichiarato Marine Le Pen alla nomina a premier del leader centrista.
“La nomina di François Bayrou come primo ministro è una brutta notizia”, ha commentato Fabien Roussel, segretario nazionale del Partito comunista francese.
“Ha sempre avuto a cuore l’Europa. Lavoriamo tutti insieme per un’Europa che sia più forte, più competitiva e abbia i mezzi per difendersi”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.