Francia, Macron preso a schiaffi tra la folla durante una visita alla Drome: due arresti

Il presidente francese Macron è stato preso a schiaffi da un uomo mentre era impegnato in una visita istituzionale a Drome, nel sud del paese.

Attimi di paura per il presidente francese Emmanuel Macron, che nella giornata dell’8 giugno è stato preso a schiaffi da un uomo mentre era impegnato in una visita istituzionale a Drome, nel sud del paese.

A seguito dell’aggressione sono immediatamente intervenute le guardie del corpo del presidente che hanno provveduto ha fermare l’uomo, successivamente arrestato assieme a un’altra persona e accusato di: “Violenza intenzionale nei confronti di una pubblica autorità”.

Francia, Emmanuel Macron preso a schiaffi tra la folla

Stando a quanto riportato dalla stampa transalpina l’episodio è avvenuto martedì intorno alle 14:30, durante il viaggio del presidente francese nel dipartimento della Drome.

Macron stava uscendo dalla scuola alberghiera di Tain-l’Hermitage, dove si era recato alla vigilia della riapertura dei ristoranti dopo mesi di restrizioni anti coronavirus. Nel filmato che sta girando in queste ore sui social network si sente chiaramente urlare “abbasso Macron” oltre al grido di battaglia della dinastia dei Capetingi, sovrani di Francia dal 987 al 1328: “Montjoie! Saint-Denis!”.

Sull’episodio è subito intervenuto il presidente del Consiglio Jean Castex, che ha dichiarato: “La politica non può essere in alcun modo violenza, aggressione verbale e ancor meno aggressione fisica.

Faccio appello a un inizio repubblicano, siamo tutti preoccupati, sono le basi della nostra democrazia”. Solidali con Macron anche i suoi dretti avversari politici, tra cui il leader della France Insoumise Jean-Luc Melenchon: “Questa volta si comincia a capire che i violenti agiscono? Sono solidale con il presidente“, e la segretario del Rassemblement National Marine Le Pen: “Mentre il dibattito democratico è essere aspro, non può mai essere tollerata la violenza fisica.

Condanno fermamente l’intollerabile aggressione di cui è stato vittima il Presidente della Repubblica”.