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Nella serata di oggi, martedì 16 luglio, il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha accettato le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal e degli altri ministri del governo uscente: rimarranno in carica per i cosiddetti “affari correnti” fino alla nomina di un nuovo governo.
Le dimissioni di Attal
Attal guidava il governo francese da gennaio e aveva già presentato le proprie dimissioni a Macron l’8 luglio, il giorno dopo il secondo turno delle elezioni legislative, ma il presidente le aveva respinte in attesa che venisse formata una nuova maggioranza nel parlamento francese.
Nel primo Consiglio dei ministri dopo le elezioni legislative era stato stabilito che Attal e i ministri del governo rimarranno in carica per gli affari correnti, probabilmente almeno per il periodo dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, dal 26 luglio all’11 agosto.
Le parole del presidente Macron
“Affinché questo periodo si concluda il più rapidamente possibile, spetta alle forze repubblicane lavorare insieme per costruire un’unione intorno a progetti e azioni al servizio dei francesi e delle francesi”.
Fra macroniani e repubblicani si cerca, dunque, un’intesa sugli incarichi più importanti da assegnare, oltre quello di presidente.
I problemi della sinistra
L’alleanza di sinistra del Nuovo Fronte Popolare, che ha ottenuto il maggior numero di seggi alle elezioni legislative, nelle ultime ore ha mostrato le sue divisioni.
Nella serata di lunedì, socialisti, comunisti e verdi si sono accordati su un candidato comune: si tratta di Laurence Tubiana, diplomatica ed economista. Tuttavia, la sua candidatura è stata respinta dal principale partito dell’alleanza di sinistra, la France Insoumise poiché alcuni parlamentari del partito sostengono che sia troppo vicina al presidente francese Emmanuel Macron.