Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, ha deciso di rompere il silenzio in una lunga intervista al Corriere della Sera dopo essere stato prosciolto dalle accuse di razzismo nei confronti di Juan Jesus del Napoli.
Francesco Acerbi: “Non sono razzista, su di me accanimento”
Il calciatore descrive le giornate difficili che ha vissuto, ma sottolinea che la sentenza è stata una liberazione. Riconferma la sua posizione, respingendo le accuse rivolte a Juan Jesus: “Non si può etichettare una persona come razzista per una parola malintesa durante il gioco, e tanto meno farlo dopo essere stato assolto”.
Acerbi si mostra scosso, facendo riferimento alla sua battaglia contro la malattia nel 2013 e confrontandola con l’accanimento subito recentemente: “Non c’è confronto, la malattia è stata una passeggiata rispetto a questo accanimento. Ho rischiato di perdere tutto in un attimo”.
Francesco Acerbi spiega dopo l’assoluzione: “Non sono razzista, su di me accanimento”
Sul tema del razzismo nel calcio, Acerbi insiste sul distinguere gli episodi di razzismo da presunti insulti, sottolineando che il razzismo è un problema serio che non può essere risolto con gogne mediatiche.
Non si sbilancia riguardo una possibile convocazione in Nazionale per gli Europei, dichiarando di non aspettarsi nulla e preferendo discutere la questione con il suo allenatore. Infine, dichiara di voler mettere un punto alla vicenda, rifiutandosi di parlarne ulteriormente.