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Francesca Carocci, appassionata di teatro, amante delle principesse Disney e affascinata dalla poesia di Pessoa, è stata un'attrice il cui talento si è spento in modo tragico a soli 28 anni a causa di un infarto.

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Francesca Carocci, una giovane attrice di talento di Roma, ha tristemente perso la vita nel mese di marzo 2024. Dopo aver visitato il pronto soccorso dell'Aurelia Hospital a Roma a causa di intensi dolori al torace, i medici l'avevano rimandata a casa con semplici analgesici. Purtroppo, la causa del...

Francesca Carocci, una giovane attrice di talento di Roma, ha tristemente perso la vita nel mese di marzo 2024. Dopo aver visitato il pronto soccorso dell’Aurelia Hospital a Roma a causa di intensi dolori al torace, i medici l’avevano rimandata a casa con semplici analgesici. Purtroppo, la causa del suo malessere si è rivelata essere un infarto, che l’ha portata alla morte solo due giorni dopo.

L’autopsia ha svelato che Carocci soffriva di una malattia del cuore. A seguito di questa scoperta, la Procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio colposo contro ignoti, cercando di comprendere se vi sia stata una mancanza di attenzione nell’interpretazione dei risultati dell’elettrocardiogramma e di altri test.

Francesca Carocci aveva 28 anni ed è stata una figura rilevante nella scena teatrale romana. Nata nel 1996, ha studiato al liceo classico Virgilio e al Teatro dell’Opera di Roma, ottenendo infine l’abilitazione come insegnante. Ha lavorato all’Accademia della Comunicazione e dello Spettacolo di Stefano Jurgens e alla Scuola Fondamenta. Ha lasciato un’impronta notevole negli spettacoli come Le Dionisiache, La Commedia degli errori, L’Orlando Furioso e Dondolo di Samuel Beckett, e si è esibita in teatri importanti come il Marconi e il Brancaccio. Il suo ultimo ruolo sul palcoscenico è stato quello di Biancaneve nell’opera “Che confusione Elsa”.

Francesca Carocci, collaboratrice di Road to Wonderland, una casa di produzione orientata ai bambini e specializzata in musical, commedie e intrattenimento per feste, non solo si trova a Roma ma si sposta anche altrove. Nel suo ruolo, Francesca ha avuto l’opportunità di interpretare varie principesse Disney, tra cui Biancaneve, Vaiana di Oceania e Anna di Frozen. Le due grandi passioni di Francesca, così come riportato in un messaggio di condoglianze su Facebook, erano la sua famiglia e il teatro, ed è stato un piacere per tutti noi condividere queste passioni con lei. Il suo spirito sognante le ha valso l’appellativo di Alice, come il personaggio del Paese delle Meraviglie. Francesca è stata descritta come una delle poche persone che “tramite la sua luce riesce ad illuminare il mondo e questo è stato confermato dai commenti che riceveva dopo ogni spettacolo”. La sua mancanza è fortemente avvertita non solo dai numerosi spettatori leali, ma anche dalle sue colleghe che ricordano con affetto “le sue espressioni divertentissime” e “il suo sorriso luminoso che rallegrava tutti”.

Come tante ragazze della sua età, Francesca Carocci amava condividere momenti della sua vita sui social network. I suoi post riguardavano principalmente il teatro e le attività all’aria aperta, come cavalcate e lunghe passeggiate in riva al mare. Aveva un talento naturale per la scrittura e i suoi post erano spesso accompagnati da descrizioni vivaci e divertenti. Nonostante fosse incoraggiata a pubblicare di più per promuovere la sua carriera di attrice, Francesca manteneva una frequenza di post piuttosto bassa. Infatti, nel novembre 2021, aveva scritto ironicamente: «France, dovresti postare di più, accidenti! Scegli una foto e postala. Tre giorni così».

Tuttavia, quello che colpiva di più era l’estratto della poesia di Fernando Pessoa che aveva scelto per la sua bio su Instagram, accompagnata dalle emoji di un ciak, due maschere teatrali e un microfono, simboli delle sue passioni. La frase, tratta dall’inizio de “La tabaccheria”, era: «Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler essere niente. A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo». Una frase che rifletteva il conflitto tra l’esistenza e il sogno, tema centrale dell’opera del poeta portoghese, che era solito riflettere sul significato della vita osservando un piccolo negozio di tabacco in una strada stretta di Lisbona.