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Israele ha recentemente respinto la richiesta di ingresso nel paese dell’avvocato Francesca Albanese, 46 anni, inviata del Consiglio dei diritti umani dell’ONU. Questa decisione è stata annunciata dai ministeri degli Esteri e degli Interni di Tel Aviv, che hanno dichiarato che la motivazione dietro tale negazione è un tweet pubblicato dalla stessa Albanese.
Francesca Albanese: il tweet sgradito da Israele
Il presidente francese Emmanuel Macron aveva definito gli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre il “più grande massacro antisemita del nostro secolo”. In seguito c’era stata la replica di Albanese su X: “Il più grande massacro antisemita del nostro secolo? No, Emmanuel Macron. Le vittime del 7/10 non sono state uccise a causa del loro ebraismo, ma in reazione all’oppressione di Israele. La Francia e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per impedirlo. I miei omaggi alle vittime”.
I contrati stra Albanese è Israele in passato
Non è la prima volta che Israele e Albanese si scontrato. La relatrice ONU ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate da Today: “Il divieto di ingresso da parte di Israele non è una novità. Israele ha negato l’ingresso a tutti i relatori speciali dal 2008. Ciò non deve diventare una distrazione dalle atrocità di Israele a Gaza, che stanno raggiungendo un nuovo livello di orrore a Rafah”.
Chi è Francesca Albanese
Giurista e docente specializzata in diritti umani, Francesca Albanese ha dedicato molti anni della sua carriera professionale all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite e all’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi. Ha vissuto in Palestina per un periodo significativo e ha anche pubblicato il libro “Palestinian Refugees in International Law” nel 1998, edito da Oxford University Press.