Nella giornata di ieri, nei pressi di Enga, a Nord dell’arcipelago nel Sud-Ovest del Pacifico, è avvenuta una tremenda frana che ha messo in ginocchio un’intera area della Papua Nuova Guinea.
La catastrofe ha interessato alcuni villaggi e un totale di circa 100 case: le autorità stimano che i morti possano essere quasi 700.
Frana in Papua Nuova Guinea: le operazioni di salvataggio
I lavori di soccorso delle autorità sono proseguiti senza sosta sin dalle prime ore, ma la situazione nelle remote colline della Papua Nuova Guinea è a dir poco drammatica. La tremenda frana che ha interessato il Sud-Ovest del Paese è stata descritta come un dramma senza precedenti.
“Si sono perse vite umane, alimenti, giardini, proprietà per un valore superiore a milioni di dollari, tutto sepolto” – ha dichiarato il leader Andrew Ruing. Le operazioni di salvataggio già complicate in partenza, sono state rese ancora più difficili dalla massiccia presenza di alberi caduti e di grossi massi che non permettono ai soccorritori di avere vita facile nei villaggi distrutti.
Frana in Papua Nuova Guinea: le stime sulle vittime
Soprattutto a causa delle difficoltà delle operazioni di soccorso, la comunità internazionale ritiene che possano esserci più vittime di quanto inizialmente stimato: almeno 670 persone.
Sono stati recuperati i corpi dei primi quattro morti poche ore dopo il dramma. E a seguire sono state individuate altre decine di vittime.