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Fra le macerie del raid israeliano a Nuseirat, anche bambini fra i morti

Nuseirat, 7 nov. (askanews) – Il cadavere di un bambino avvolto in una coperta viene recuperato dalle macerie di un edificio colpito da un raid israeliano nella Striscia di Gaza, a Nuseirat.

“Eravamo a casa, a pensare ai nostri affari quando è caduto il missile – racconta un testimone, Mahmud Nassar – Ci sono feriti e martiri, e sono tutte persone indifese, bambini e donne. La guerra va avanti da troppo tempo, non possiamo più sopportarla”.

In diversi qui, con alle spalle le macerie dell’ennesimo palazzo diventato una tomba per civili palestinesi si chiedono quando si vedrà la fine di una guerra cominciata oltre un anno fa. Si spera anche in Trump.

“So che ha una forte personalità e sa come negoziare, e può esercitare influenza su Israele. Ha già attuato l’accordo del secolo piano di pace degli Accordi di Adamo e ha promesso di porre fine alla guerra in Medio Oriente, di porre fine alle guerre e di stabilire la pace. Se Dio vuole, porrà fine alle guerre”.

Altri ricordano come è iniziato tutto questo, con la strage del 7 ottobre da parte dei miliziani di Hamas: “Prima di incolpare il nemico (Israele) – dice Hassan Nassar – dobbiamo incolpare chi è qui e ha causato questa guerra e questo casino (Hamas)”.