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Resta folgorata pulendo la cappa: Mimma muore a 38 anni, locale sotto accusa

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Tragico incidente a Palermo: donna folgorata mentre pulisce la cappa in una trattoria senza licenze. Indagini in corso sulla sicurezza del locale e le condizioni lavorative.

Dopo due mesi di sofferenza, si è spenta all’età di 38 anni Mimma Faia, madre di tre figli, vittima di un incidente sul lavoro. Mimma era rimasta folgorata mentre puliva la cappa nella cucina del ristorante. Ricoverata in Terapia Intensiva al Policlinico, le sue condizioni sono peggiorate negli ultimi giorni fino al tragico epilogo avvenuto giovedì 12 dicembre. Ora le indagini si concentrano sui gestori del locale.

Folgorata mentre pulisce la cappa: Mimma perde la vita a 38 anni in un locale senza licenze

Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, la polizia sta investigando sulle condizioni di sicurezza e legalità del ristorante. È stata disposta un’autopsia sul corpo di Mimma per accertare le cause della morte, un passo che precederà l’eventuale iscrizione di indagati nel fascicolo aperto sull’accaduto.

Le prime verifiche hanno rivelato gravi irregolarità nel ristorante, non solo era privo del dispositivo salvavita necessario per garantire la sicurezza elettrica, ma mancava anche delle licenze per operare legalmente. Nonostante una precedente richiesta di autorizzazione fosse stata respinta, il locale continuava comunque a lavorare.

Resta folgorata pulendo la cappa: Mimma muore a 38 anni, locale sotto accusa.

Mimma Faia era stata assunta quando il ristorante si trovava ancora in fase di ristrutturazione, operando in un contesto di estrema precarietà. Per pulire la cappa, era spesso costretta a infilarsi al suo interno, mettendo a rischio la propria sicurezza. Ma le problematiche non si fermavano qui. Secondo le prime ricostruzioni, il locale presentava numerose criticità, tra cui l’insufficienza di spazi e bagni per i dipendenti, oltre a planimetrie discordanti e l’assenza dei requisiti necessari per la sorvegliabilità.

Mimma lascia tre figli di 21, 19 e 14 anni, mentre la comunità chiede giustizia per questa tragica perdita, che poteva essere evitata con il rispetto delle normative.

Le violazioni emerse gettano luce su una gestione irresponsabile, che sembra aver messo il profitto davanti alla sicurezza dei lavoratori. La famiglia di Mimma, devastata dalla perdita, spera che l’inchiesta possa portare a fare chiarezza e ad assicurare i responsabili alla giustizia.