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Flat tax, ipotesi di agevolazioni su reddito incrementale: ecco cosa sappiamo

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Flat tax: il governo avrebbe in mente di creare una cosiddetta "tassa piatta" verso coloro che decideranno di aderire al concordato preventivo biennale.

Il governo sta considerando l’introduzione di una flat tax per coloro che aderiranno al concordato preventivo biennale. Questo strumento consente alle imprese e ai professionisti di stabilire preventivamente un imponibile fisso, su cui verranno calcolate le imposte sul reddito d’impresa o di lavoro autonomo. Le tasse verranno quindi liquidate in base all’accordo stabilito, indipendentemente dal fatturato effettivo.

Rivisto il calendario degli adempimenti fiscali

Nel frattempo, il decreto correttivo alla Riforma fiscale, che il Consiglio dei ministri ha approvato, ha apportato ulteriori modifiche all’adempimento collaborativo, tra cui la revisione della tempistica degli adempimenti fiscali, comprese le scadenze per le dichiarazioni e i versamenti.

Flat Tax per le partite iva

Con il decreto correttivo alla Riforma fiscale, si torna a discutere della flat tax per le partite IVA. Come già specificato, il governo starebbe valutando l’ipotesi di introdurre una tassa piatta per chi aderisce al concordato preventivo biennale. Emergerebbe così l’idea di una tassazione agevolata sul reddito incrementale.

Info sul concordato preventivo biennale

Il concordato preventivo biennale è uno strumento che consente a imprese e professionisti di stabilire preventivamente un imponibile fisso su cui calcolare le tasse sul reddito d’impresa o di lavoro autonomo. Le imposte vengono quindi liquidate sulla base dell’importo concordato, indipendentemente dal fatturato effettivo. Questo meccanismo riguarda le partite IVA soggette agli ISA (indici sintetici di affidabilità fiscale), con una proposta biennale, e i forfettari, per i quali la proposta è valida per un solo anno fiscale. Sono esclusi dal concordato gli autonomi che aderiscono al regime forfettario a partire dal 2024.