Roma, 26 feb.
(Labitalia) – Altri 90 giorni di tempo per dare riscontro alle note di rettifica inviate dall’Inps per regolarizzare le posizioni che risultano contabilmente non definite. A comunicarlo, il direttore generale dell’Istituto, Gabriella Di Michele, rispondendo con una lettera alla richiesta avanzata ieri mattina dalla presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, che aveva evidenziato le difficoltà operative legate al quotidiano lavoro dei professionisti, tenuto anche conto del perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
"Siamo soddisfatti di questo slittamento dei termini di scadenze concesso dall’Istituto. L’avvalersi del prolungamento dei termini eviterà che eventuali ritardi, legati anche alla contemporanea scadenza di altri adempimenti, possano pregiudicare la corretta istruttoria e accettazione delle pratiche di cassa integrazione che i consulenti del lavoro stanno gestendo ormai da un anno", spiega la presidente del Cno dei consulenti del lavoro.
Al contempo questi tre mesi, circa, in più consentiranno all’Inps di avere più tempo per la verifica dei contenuti delle note di rettifica e della corrispondenza con eventuali elementi forniti per il tramite del ‘Cassetto previdenziale’.
Disponibilità è stata poi espressa dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro ad un incontro con l’Istituto per affrontare le eventuali criticità legate ad adempimenti e scadenze dei prossimi mesi, per le quali risultano di particolare urgenza i procedimenti di verifica della contribuzione sui massimali retributivi notificati alle aziende nell’ultimo mese.