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Fisco: pm Milano, 'da Dhl illecita politica di impresa per massimizzare profitto'

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Milano, 26 feb. (Adnkronos) - Dhl Express Italy è una società "priva di qualsiasi presidio idoneo a selezionare i fornitori dei servizi di logistica in modo da evitare che gli stessi siano meri serbatoi di personale" e questa assenza di controlli ha comportato - per i pubblic...

Milano, 26 feb. (Adnkronos) – Dhl Express Italy è una società "priva di qualsiasi presidio idoneo a selezionare i fornitori dei servizi di logistica in modo da evitare che gli stessi siano meri serbatoi di personale" e questa assenza di controlli ha comportato – per i pubblici ministeri di Milano Paolo Storari e Valentina Mondovì – un profitto di oltre 46,8 milioni di euro, in relazione alle annualità 2019-2023, e la necessità del sequestro d'urgenza "atteso che il meccanismo fraudolento è tutt'ora in atto, con rilevantissime perdite per l'erario e situazioni di sfruttamento lavorativo che perdurano, a tutto vantaggio di Dhl Express Italy srl". E' quanto si legge nel decreto di sequestro eseguito dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano.

La società "non risulta avere ad oggi adottato alcun effettivo presidio né alcuna diversa modalità di gestione finalizzata ad interrompere gli effetti illeciti del meccanismo fraudolento, che la vede direttamente coinvolta nel preminente ruolo di soggetto committente e diretto beneficiario sia delle prestazioni svolte in suo favore dai singoli lavoratori, sia degli indebiti ed ingenti vantaggi patrimoniali conseguiti in danno dell'erario".

Il provvedimento di oggi si inserisce nella più ampia attività di indagine svolta dalla procura di Milano nei confronti dei diversi enti operanti nel settore, che ha fatto emergere un fenomeno di "diffuso e sistematico ricorso ad opera delle maggiori imprese operanti nel settore della logistica e dei trasporti alla stipula di contratti fittizi di appalto diretti a dissimulare rapporti di irregolare somministrazione di manodopera, allo scopo di ottenere con modalità fraudolente – attraverso una solo apparente esternalizzazione – molteplici vantaggi economici, organizzativi e fiscali" funzionali "alla massimizzazione del profitto e dell'efficienza dell'attività di impresa".

Le condotte delle società Dhl Express Italy "non paiono, quindi, frutto di iniziative estemporanee ed isolate di singoli dovute a fatti contingenti, ma di una illecita politica di impresa" dove in parallelo alla struttura formale dell'organizzazione volta a rispettare le regole istituzionali, si sviluppa un'altra struttura 'informale', volta a seguire le regole dell'efficienza e del risultato. "In questo modo, la costante e sistematica violazione delle regole genera la normalizzazione della devianza, in un contesto dove le irregolarità e le pratiche illecite vengono accettate ed in qualche modo promosse, in quanto considerate normali" scrivono i pm.

La Procura di Milano si è già interessata di fenomeni analoghi al presente: Dhl Supply Chain (Italy), gruppo Gls, Spumador, Salumificio Beretta, Spreafico, Movimoda, Uber, Lidl, Nolostand – Fiera Milano, Schenker, Aldieri, gruppo Cegalin – Hotelvolver, Brt, Geodis, Esselunga, Ups, Chiapparoli, Gs, Amazon Italia Transport srl, Gxo Logistics Italy e Securitalia sono tutte società "dove il fenomeno è stato ampiamente riscontrato". In questi casi sono stati versati all'erario complessivamente 552.338.005 euro e le società "hanno proceduto ad internalizzare i dipendenti, prima 'in balia' delle società serbatoio" si spiega nel decreto di sequestro.