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Israele e Hamas firmano l'accordo, approvazione definitiva dal gabinetto di sicurezza israeliano

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Il gabinetto di sicurezza di Israele ha dato parere positivo sulla proposta di accordo tra Israele e Hamas

Il gabinetto di sicurezza israeliano, convocato venerdì mattina, ha dato il suo consenso all’accordo che prevede una cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, siglato tra Israele e Hamas dopo più di 15 mesi di conflitto.

Firmato l’accordo Israele-Hamas, via libera dal gabinetto di sicurezza israeliano

Con un ritardo di circa tre ore, ha avuto inizio la riunione del governo israeliano in cui è stato presentato per l’approvazione l’accordo con Hamas riguardante la liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza. Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar hanno firmato ufficialmente a Doha l’accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani.

“Dopo aver esaminato tutti gli aspetti politici, di sicurezza e umanitari, e comprendendo che l’accordo proposto sostiene il raggiungimento degli obiettivi della guerra, il gabinetto politico ha raccomandato al governo di approvare il piano proposto, si legge in una nota diffusa dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Ieri sera, Netanyahu aveva confermato l’accordo raggiunto, seguito dalla firma ufficiale del documento a Doha da parte di tutte le parti coinvolte e dei mediatori. Nella mattinata, tuttavia, lo stesso primo ministro israeliano aveva parlato di una “crisi dell’ultimo minuto”, attribuendo la responsabilità alla richiesta di Hamas di ulteriori concessioni. Un ufficiale egiziano e uno di Hamas hanno confermato che i disaccordi dell’ultimo minuto riguardavano la lista dei prigionieri palestinesi da liberare dalle carceri israeliane.

I ministri di ultradestra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich hanno votato contro l’accordo con Hamas sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi durante la riunione di gabinetto, mentre gli altri ministri hanno votato a favore.

Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha dichiarato che l’Anp è pronta ad assumersi la “piena responsabilità” nella Striscia di Gaza:

“Il governo palestinese, sotto le direttive del presidente, ha completato tutti i preparativi per assumersi la piena responsabilità a Gaza, tra cui il ritorno degli sfollati, la fornitura di servizi di base, la gestione dei valichi e la ricostruzione del territorio devastato dalla guerra”.

Domenica liberati 95 detenuti palestinesi

In base all’accordo, 33 dei circa cento ostaggi ancora prigionieri nella Striscia di Gaza saranno liberati entro sei settimane, in cambio di centinaia di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.

Domani Hamas informerà Israele riguardo ai nomi dei primi tre ostaggi che verranno rilasciati domenica alle 16, come parte dell’accordo. La notizia è stata riportata dalla televisione pubblica israeliana Kan. Secondo l’accordo, sette giorni dopo verranno resi noti i nomi di altri quattro ostaggi da liberare, con il rilascio di altri tre ostaggi ogni settimana. L’Idf ha allestito tre complessi vicino al confine con la Striscia di Gaza per accoglierli dopo la liberazione.

Al termine della riunione del gabinetto, il ministero della Giustizia israeliano ha reso pubblico l’elenco dei prigionieri palestinesi che verranno liberati nel primo passo dell’accordo, previa approvazione del governo. L’elenco include 95 prigionieri e, secondo il piano, il loro rilascio avverrà non prima delle 16:00 (ora locale) di domenica. La maggior parte dei detenuti palestinesi nell’elenco sarebbero donne, con solo uno, minorenne, condannato per omicidio.