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Tra pochi giorni si celebrerà un anno dalla scomparsa della piccola Kata, la bimba peruviana scomparsa misteriosamente il 10 giugno 2023 dall’Hotel Astor, un albergo di Firenze ai tempi occupato abusivamente da molte persone peruviane e rumene, tra cui la sua famiglia.
Dopo lunghi mesi di silenzio, torna a parlare la mamma della bimba che, all’ANSA, dice di vivere nella speranza di poterla trovare.
Un anno dalla scomparsa della piccola Kata
Proseguono le ricerche che, al momento, non hanno portato a nulla di concreto: nessuna segnalazione, avvistamento, indicazione utile, nonostante la foto della bimba abbia fatto il giro del mondo. A tal proposito, la mamma rivolge un nuovo appello:
«Spero che qualcuno parli. Io continuerò a cercare mia figlia, tuto quello che posso fare lo farò».
La mamma di Kata non ha intenzione di arrendersi, nonostante le difficoltà e il tempo che scorre inesorabilmente:
«Chiedo alle persone che non hanno parlato di parlare, chiedo di dire la verità. Io voglio solo riabbracciarla, non mi interessa sapere chi è stato».
Un nuovo sopralluogo richiesto dalla mamma
Un silenzio che dura mesi, l’angoscia nel non sapere cosa sia accaduto: la mamma di Kata, ha chiesto un nuovo sopralluogo nell’Hotel Astor, per escludere che la piccola sia caduta nel tombino del cortile posteriore, poiché ai tempi non era chiuso e, dal suo punto di vista, molto pericoloso.
Fiaccolata in occasione dell’anniversario
In occasione dell’anniversario, il 10 giugno, è stata organizzata una fiaccolata alle ore 18.
Al momento ci sono due indagati, gli zii, quello materno, Abel Argenis Vasquez, e quello paterno, Marlon Chicclo. Loro avevano la custodia della bimba quel giorno, mentre la mamma, Katherine Alvarez Vasquez, era fuori per lavoro e il padre, Manuel Romero Chicclo, detenuto a Sollicciano.