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Fiducia alla Manovra: tensioni e divisioni in Parlamento

Discussione animata in Parlamento sulla manovra economica

Il governo ottiene la fiducia, ma le polemiche infuriano tra i partiti

Il voto di fiducia sulla Manovra

Il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera dei Deputati sulla Manovra, con 211 voti favorevoli e 117 contrari. Questo passaggio cruciale è avvenuto in un clima di forte tensione politica, con le dichiarazioni di voto finale che si svolgeranno in diretta televisiva. La maggioranza si è divisa su un ordine del giorno presentato dalla deputata del Partito Democratico, Simona Bonafè, che mirava a garantire l’attuazione immediata delle sanzioni contro i ‘No vax’. Questo ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni membri di Forza Italia che hanno votato a favore, mentre il resto del centrodestra ha espresso un parere contrario.

Le critiche alla Manovra

Il deputato del PD, Ubaldo Pagano, ha espresso un voto contrario alla legge di bilancio, criticando non solo il provvedimento, ma anche l’uso della fiducia da parte del governo, definendolo un “autostruzionismo”. Pagano ha messo in evidenza come la Manovra contenga misure che penalizzano i più vulnerabili, come i pensionati e i cittadini a basso reddito. Ha inoltre accusato il governo di aver trascurato il settore sanitario, lamentando la mancanza di fondi per la sanità pubblica e l’introduzione di nuove tasse sotto il velo della legge di bilancio.

Ordini del giorno e richieste territoriali

Tra gli ordini del giorno approvati, spicca quello presentato dalla Lega, che richiede risorse per interventi a livello locale in Lombardia, Piemonte e Veneto. Questo odg è stato accolto con favore dalla maggioranza, che ha evidenziato l’importanza di destinare fondi per migliorare le infrastrutture locali. Inoltre, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il governo a garantire screening mammografici gratuiti per le donne, un passo significativo verso la salute pubblica. Tuttavia, le tensioni rimangono palpabili, con il governo che deve affrontare le critiche e le richieste di maggiore attenzione ai diritti e alle necessità dei cittadini.