L’8 marzo è una data che ci invita ogni anno a riflettere sull’importanza delle donne nella nostra società, celebrando i progressi ottenuti, ma anche ricordando le sfide che restano per raggiungere la piena parità di genere. In questa giornata si celebra la Festa della Donna, una ricorrenza che ha origini storiche e culturali significative. Oltre al suo valore profondo, un altro aspetto che caratterizza questa festività è il dono della mimosa: un gesto che molti considerano un atto di gentilezza.
Festa della Donna, perché si regala la mimosa l’8 marzo: le origini
La Festa della Donna ha radici che affondano nella lotta per i diritti delle donne, in particolare per il diritto al voto, al lavoro e alla parità sociale.
Nel 1908, negli Stati Uniti, si svolse una manifestazione di operaie tessili che chiedevano migliori condizioni di lavoro e il diritto di voto. Questo episodio, tragico e simbolico, ha ispirato successivamente il movimento internazionale delle donne. Nel 1910, la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste a Copenaghen sancì la decisione di istituire una giornata mondiale per le donne, da celebrarsi ogni anno. Fu proprio in questa occasione che si decise di dedicare l’8 marzo alla celebrazione dei diritti delle donne e alla lotta per la loro emancipazione.
Il gesto di donare la mimosa l’8 marzo ha radici profonde nella storia e nella tradizione italiana. Ma perché proprio la mimosa? La risposta sta nel suo valore simbolico e nel significato che racchiude.
Nel 1946, l’Unione Donne Italiane (UDI) scelse questo fiore come emblema della lotta per i diritti delle donne. Inoltre, la mimosa rappresenta anche la fragilità e la resilienza. La delicatezza dei suoi fiori gialli, insieme alla robustezza della pianta che riesce a prosperare anche in condizioni difficili, riflette perfettamente la condizione delle donne: capaci di affrontare le difficoltà e di reagire con determinazione, nonostante le sfide quotidiane.
Secondo i racconti dell’epoca, inizialmente si pensava di utilizzare la violetta come fiore simbolo della festa, un fiore con una lunga tradizione nella sinistra europea. Uno dei sostenitori di questa idea era il vice-segretario del Partito Comunista, Luigi Longo. Tuttavia, alcune dirigenti del PCI si opposero alla scelta della violetta, poiché si trattava di un fiore costoso e difficile da reperire, soprattutto in un’Italia appena uscita dalla guerra.
Mattei, insieme a Rita Montagnana e Teresa Noce, suggerì di scegliere un fiore più economico, che sbocciasse alla fine dell’inverno e fosse facilmente reperibile nei campi: fu così che nacque l’idea di utilizzare la mimosa.
Il significato della Festa della Donna l’8 marzo
La Festa della Donna e il gesto di donare la mimosa sono un tributo al coraggio, alla forza e alla resilienza delle donne di tutte le epoche. Non si tratta soltanto di una celebrazione, ma anche di un richiamo a riflettere su quanto resta da fare per assicurare pari diritti e opportunità a tutte le donne del mondo. L’8 marzo, quindi, non è solo una ricorrenza, ma un monito che ogni giorno rappresenta un’opportunità per promuovere il rispetto, la giustizia e l’uguaglianza di genere.