Roma, 27 gen. (Adnkronos) – "Apprendiamo che il Vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini, Ministro dei trasporti, che di trasporti però non si occupa, ha affermato che FS è ‘pronta ad aprirsi ai privati per fare meglio’. Stendiamo un velo pietoso sullo stato dei nostri trasporti e sul caos quotidiano che vivono gli italiani in quello ferroviario. Ma crediamo che su una scelta così rilevante sia necessario con urgenza un passaggio parlamentare". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
"Comprendiamo l’idiosincrasia al confronto democratico, ma non si possono stravolgere gli asset delle nostre reti infrastrutturali attraverso annunci fatti in un'intervista. Stiamo già toccando con mano cosa voglia dire la privatizzazione della sanità pubblica. Zero o scarsi investimenti, indebolimento delle strutture e delle aziende pubbliche. Quando arrivano le difficoltà, invece di intervenire con risorse adeguate e una gestione efficiente, si annuncia che la soluzione è la privatizzazione. Noi abbiamo una cultura politica alternativa a quella della destra, che fa della privatizzazione di settori strategici dell’economia e delle stesse infrastrutture primarie uno dei suoi principali obiettivi. Noi pensiamo che le reti debbano rimanere patrimonio pubblico. Il nostro giudizio sul Governo che svende tutto è impietoso".
"Giorgia Meloni nella scorsa legislatura parlava di intervento dello Stato, anzi della Nazione, sulle infrastruttura e invece gli unici interventi di Palazzo Chigi ci appaiono simili a quelli di una Merchant Bank così come avvenuto nel passaggio della rete in fibra da Tim a KKR. Su acqua, porti, aeroporti e risparmio ci sono movimenti inconsulti e sempre più preoccupanti a palazzo Chigi che assomiglia ogni giorno che passa a una banca d’affari. Oggi Salvini, non a caso, conferma l’ingresso dei privati in FS e per questo chiediamo un confronto immediato. Vorremmo conoscere il pensiero della Presidente del Consiglio sulle parole del suo ministro e sulle intenzioni reali della maggioranza. Nel 2018 Giorgia Meloni in Parlamento affermava che ‘la proprietà delle reti e delle infrastrutture strategiche doveva essere italiana e pubblica’ Ci dica se ha cambiato idea”.