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Un voto unanime contro il neofascismo
Il Comune di Ferrara ha fatto un passo significativo nella lotta contro il neofascismo, approvando all’unanimità un ordine del giorno che censura la presenza di forze politiche e attività legate a ideologie neofasciste. Questa decisione è stata presa durante la seduta del Consiglio comunale del 23 dicembre, dove sia la maggioranza di centrodestra che l’opposizione di centrosinistra hanno trovato un accordo su un tema di grande rilevanza sociale.
La mozione del Partito Democratico
La mozione, presentata dal Partito Democratico, è stata motivata dall’apertura della sede di Forza Nuova a Ferrara, avvenuta lo scorso ottobre. Si tratta della prima sede di questo tipo in tutta l’Emilia-Romagna, un evento che ha sollevato preoccupazioni tra i cittadini e le istituzioni locali. Il Consiglio comunale ha deciso di impegnarsi a “censurare la presenza a Ferrara di forze politiche e movimenti contrari ai principi democratici e antifascisti della nostra Costituzione”. Questo impegno include anche la condanna di attività di propaganda manipolatoria, in particolare quelle rivolte ai minori, e l’organizzazione di ‘ronde’ sul territorio.
Il dibattito politico e le reazioni
La mozione era stata inizialmente sospesa a causa di un’astensione da parte di tutti i consiglieri nella seduta precedente. Tuttavia, il documento è stato ripresentato e approvato senza opposizioni. Il vicesindaco Alessandro Balboni, esponente di Fratelli d’Italia, ha suggerito di rimuovere il nome di Forza Nuova dalla mozione per evitare di dare visibilità al movimento. Anna Chiappini del PD ha commentato positivamente il risultato, definendolo “il frutto di una buona politica”. Questo consenso trasversale dimostra come la lotta contro il neofascismo possa unire forze politiche diverse in un momento di crescente preoccupazione per la democrazia e i diritti civili.