Le stanze progettate per il turismo del sonno sono un rifugio di tranquillità, con spesse tende oscuranti e letti dotati di intelligenza artificiale che vibrano per ridurre la frequenza cardiaca.
Fenomeno del Sleep Tourism: perché una semplice stanza può costare fino a 2.000 euro a notte
I cuscini sono selezionati da un catalogo dettagliato in base alle posizioni assunte durante la notte, e mascherine termiche alleviano la tensione facciale. I dispositivi silenziosi monitorano la respirazione, creando un ambiente ottimale per il riposo. Negli ultimi anni, il sonno è diventato una priorità per molti viaggiatori, trasformando le vacanze in esperienze dedicate al riposo.
Kaushik Vardharajan, professore presso la Boston University, spiega che la consapevolezza dell’importanza del sonno è cresciuta negli ultimi dieci anni, portando a un incremento della domanda per vacanze che favoriscono il sonno.
Sleep tourism, perché una stanza può arrivare a costare 2.000 euro a notte solo per dormire
Oggi, le stanze per il sonno possono costare oltre 2.000 euro a notte, riflettendo la crescente ossessione per il riposo.
Diversi studi evidenziano i rischi legati a una cattiva qualità del sonno, come malattie cardiovascolari, diabete e problemi di memoria. Il mercato del turismo del sonno è previsto in crescita del 8% nei prossimi anni, contribuendo all’industria del benessere, che supera gli 814 miliardi di dollari.
Tuttavia, esperti come Jing Wang avvertono che migliorare la qualità del sonno richiede una comprensione profonda delle sue cause, e non basta una vacanza per risolvere problemi cronici.
È fondamentale adottare pratiche di sonno sane anche a casa, evitando di diventare ossessionati dalla ricerca del sonno perfetto. Il sonno deve essere un processo naturale, protetto e non forzato.