Vanessa Ballan, 26enne uccisa dall’ex Bujar Fandaj, era incinta del suo compagno al momento dell’omicidio.
Sostiene il procuratore capo di Treviso Marco Martani che dissipare i dubbi in merito alla paternità era un dettaglio che “nella dinamica ha la sua importanza e verrà chiarito.”
Il test di paternità
Il test di paternità eseguito sul feto, contestualmente all’autopsia effettuata sul corpo della donna, ha stabilito che Ballan era incinta da circa 12 settimane del suo compagno Nicola Scapinello.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna aveva avuto una relazione di circa un anno con Fandaj, poi si erano lasciati ed era tornata con il compagno, con il quale aveva già un figlio di 4 anni.
L’omicidio di Vanessa Ballan
Il 41enne di origine kosovara non aveva però accettato la fine della relazione. Negli ultimi mesi aveva iniziato a perseguitare Vanessa Ballan, presentandosi al supermercato dove lavorava e minacciando di inviare al compagno video dei loro rapporti intimi.
Il 25 ottobre Ballan e Scapinello avevano denunciato Fandaj per stalking, ma le minacce ricevute non erano state considerate sufficientemente gravi e anche la perquisizione a casa dell’uomo aveva portato a un nulla di fatto. Per questo non erano stati chiesti provvedimenti al questore.