Femminicidi, Gino Cecchettin risponde a Valditara: "La violenza è violenza"

"Vorrei dire al ministro che chi ha portato via mia figlia è italiano" afferma Gino Cecchetin

Hanno creato scalpore le parole del ministro Valditara in occasione della presentazione della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin, assassinata lo scorso anno dall’ex fidanzato Filippo Turetta.

Gino Cecchetin, padre della vittima, ha deciso di rispondere alle parole di Valditara.

“La violenza è violenza”

Nel suo discorso Valditara negava la correlazione tra violenza sulle donne e patriarcato, scegliendo di indirizzare lo sguardo sul problema dell’immigrazione irregolare.

Afferma Gino Cecchettin, intervistato dal Corriere della Sera: “Vorrei dire al ministro che chi ha portato via mia figlia è italiano. La violenza è violenza, indipendentemente da dove essa arrivi. Non ne farei un tema di colore, ma di azione.

Di concetto.”

Un “problema sociale”

Continua il padre di Giulia spiegando: “Il ministro ha parlato di soprusi, di violenze, di prevaricazione, è esattamente quello il patriarcato ed è tutto ciò che viene descritto nei manuali. Mi sembra solo una questione di nomenclatura. E la parola, oggi, che mette paura: patriarcato spaventa più di guerra. Si tratta di un problema sociale, non ideologico: quando ci riapproprieremo tutti del significato di questa parola, vorrà dire che avremmo fatto metà della strada”.

E proprio questi sono gli obiettivi della Fondazione Giulia Cecchettin: sensibilizzare a creare un cambiamento, combattendo contro la violenza di genere.