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Fedez è tornato a parlare della sua salute mentale, svelando che c’è stato un periodo in cui prendeva “7 psicofarmaci” al giorno.
Il rapper ha scelto di aprirsi durante un incontro con le scuole al Circolo dei Lettori di Torino.
Fedez: la confessione sulla sua salute mentale
Nel corso dell’incontro La Salute Mentale è Un Diritto Dei Giovani presso il Circolo dei Lettori di Torino, Fedez si è raccontato senza freni. Il rapper, che da tempo si batte per la causa, ha svelato che c’è stato un periodo in cui prendeva “7 psicofarmaci” al giorno.
Ha dichiarato:
“Ho affrontato un tumore al pancreas molto raro e ho dovuto fare i conti con la morte nonostante io sia un privilegiato. In quel periodo ho avuto l’esperienza peggiore con gli psicofarmaci. Ne prendevo addirittura sette e il medico che me li dava non comprendeva che stavo male”.
Fedez e la scoperta del tumore
Fedez ha proseguito parlando della scoperta del tumore e delle paure che la malattia ha suscitato in lui. Ha dichiarato:
“Il tumore? Non credo di aver ancora metabolizzato la cosa, ci vogliono anni per arrivare a una metabolizzazione completa, è complesso. Nell’immediato, ricordo di aver fatto solo pensiero: la cosa che mi metteva più ansia, ma mi dava anche la spinta per mantenere un minimo di dignità e compostezza, è stato pensare che i miei figli non si sarebbero più ricordati di me se fossi morto. Erano troppo piccoli. Questa era la cosa che più mi faceva paura ma era anche il motore per dirmi ‘non morire adesso'”.
Fedez: salute mentale e fisica devono andare di pari passo
Fedez ci ha tenuto a sottolineare che la salute fisica e quella mentale devono andare di pari passo. Ha dichiarato:
“La salute mentale e fisica devono andare di pari passo, ma quella mentale in questo Paese non viene considerata. Ho sempre raccontato la mia vita, il bello e il cattivo tempo. Sono testimonial del fatto che il denaro e la fama risolvono un problema, ma non risolvono tutti i problemi. Sembrerò retorico, ma è così. (…) La musica mi ha dato tanto, se sono qui è grazie alla musica. Ma mi ha anche tolto tanto. Io faccio tante cose, nella musica è come se fossi al tavolo da poker e facessi all-in, mettendo tutto me stesso e anche i miei traumi. Questo non è sano, ti fa vivere la musica anche in maniera tossica. Sto imparando a viverla meglio. Quando ero giovane la musica mi ha aiutato tanto, ma mi anche consumato, in un certo senso”.