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Fedez è finito nel registro degli indagati per lesioni e rissa ai danni di Cristiano Iovino. Questa situazione mette a rischio l’affidamento dei figli Leone e Vittoria nella causa di separazione da Chiara Ferragni.
Fedez, a rischio l’affidamento dei figli per la rissa con Iovino
L’aggressione a Cristiano Iovino, avvenuta a Milano nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2024, continua a far discutere. Fedez è stato inserito nel registro degli indagati per lesioni e rissa perché, dai video in mano agli inquirenti e dalle testimonianze, è l’unico personaggio riconoscibile. Questa sua ennesima grana con la giustizia, però, mette a rischio l’affidamento dei figli Leone e Vittoria nella causa di separazione da Chiara Ferragni.
Fedez: cosa si sa dell’affidamento dei figli Leone e Vittoria
L’avvocato Antonio Scarnera, intervistato da Leggo, ha parlato dell’affidamento dei piccoli Leone e Vittoria, 6 e 3 anni, nella causa di separazione tra Fedez e Chiara Ferragni. La rissa con Iovino, ovviamente, potrebbe aggravare la posizione del rapper. Il legale ha dichiarato:
“Se effettivamente indagato e il procedimento penale non si concludesse con un’archiviazione rapida, l’affidamento dei figli potrebbe essere a rischio“.
Cosa rischia Fedez per la rissa con Iovino?
Se la separazione tra Fedez e Chiara dovesse essere non consensuale, la Ferragni potrebbe richiedere l’affidamento esclusivo dei figli Leone e Vittoria. Di certo, se il rapper dovesse essere condannato per la rissa, lo otterrebbe al 100%. Ma c’è un’altra possibilità. Scarnera ha dichiarato:
“Il giudice per l’affidamento esclusivo della prole valuta come presupposti la violazione dei doveri o l’abuso dei poteri concernenti la potestà da parte dell’altro genitore, nonché che quest’ultimo tenga una condotta pregiudizievole nei confronti della prole, qualsivoglia circostanza che renderebbe l’affidamento condiviso pregiudizievole per il figlio. Inoltre, l’affidamento condiviso potrebbe essere escluso dal giudice nel caso in cui il genitore abbia contrasti con il figlio, abbia una condizione di vita anomala e lontana dalla morale comune. Sull’affidamento la prassi è quella che uno dei genitori chiede l’affidamento esclusivo ma il giudice può disporlo anche d’ufficio nei casi in cui ritenga che uno dei due genitori non sia, a parere del giudicante, in grado di crescere adeguatamente la prole. Di contro, l’indagine per truffa che sta affrontando Ferragni non rappresenterebbe una discriminante che può giocare a suo sfavore su questo tema”.